Lavoro come fattorino per consegne a domicilio con un contratto a prestazione occasionale di 7,50 euro l’ora per 6,8 ore al giorno, sto per superare il limite di 5000 euro l’anno volevo sapere se nel mio caso è conveniente aprire partita iva o ci sono troppe spese
Prima di aprire la Partita Iva come fattorino, le suggeriamo di controllare di avere tutti i requisiti necessari per poter accedere al Regime Forfettario e di non incorrere in nessuna causa di esclusione.
Può trovare tutte le condizioni necessarie qui: cause di esclusione Regime Forfettario.
Il superamento dei 5000 euro con le prestazioni occasionali non è motivo necessario per aprire la Partita Iva, ma sarà tenuto a farlo se la sua attività diventa continuativa e abituale nel tempo perché potrebbe trarre vantaggio sui contributi da versare.
Per effettuare l’attività di fattorino, deve scegliere uno tra questi due Codici Ateco:
• 82.99.99 Altri servizi di sostegno alle imprese nca
Che comprende le attività di:
– sottotitolatura in simultanea di meeting e conferenze
– organizzazione di raccolta fondi per conto terzi
– servizi di raccolta monete nei parchimetri
– attività dei banditori d’asta autonomi
– gestione di programmi di fidelizzazione commerciale
– altre attività di supporto alle aziende non classificate altrove
– lettura di contatori del gas, acqua ed elettricità
– volantinaggio
– affissione di manifesti
– emissione di buoni sostitutivi del servizio mensa
• 53.20.00 Altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale
Che comprende le attività di:
– ritiro, smistamento, trasporto e recapito (nazionale o internazionale) di lettere, pacchi e pacchetti (postali) da parte di ditte che operano al di fuori degli obblighi di servizio universale. Possono essere coinvolti uno o più mezzi di trasporto e l’attività può essere svolta con mezzi di trasporto propri (privati) o pubblici
– servizi di consegna a domicilio
– servizi di pony express
Entrambi i Codici Ateco prevedono un coefficiente di redditività del 67%: questo vuol dire che il 67% dei suoi ricavi sarà soggetto a tassazione (imposta e contributi) e formerà il reddito imponibile, mentre il 33% ne sarà escluso e considerato spesa forfettaria da lei sostenuta per lo svolgimento della sua attività.
Come contribuente in Forfettario, sarà soggetto all’imposta sostitutiva del 15% sul reddito imponibile, con la possibilità di accedere per i primi 5 anni di attività alla riduzione al 5%, ma deve rispettare alcune condizioni che può leggere in questo articolo:imposta sostitutiva del 5%.
La differenza tra i due Codici Ateco che le abbiamo riportato riguarda i contributi da versare:
il primo Codice prevede l’iscrizione alla Gestione Separata InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Oltre a gestire il sistema pensionistico italiano , l’Inps svolge tutta... Leggi e il versamento dei contributi nella percentuale del 25,72% del reddito imponibile, senza fissi obbligatori.
Il secondo, invece, prevede l’iscrizione in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi (a cui versare il diritto camerale una volta all’anno, di circa 50 euro) e alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, col versamento di contributi fissi di circa 3.800 euro anche se non si hanno ricavi.
In questo caso, potrà richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps, col rischio però di vedersi ridotte anche le settimane accreditate ai fini pensionistici.
Può trovare informazioni più dettagliate a riguardo qui: riduzione contributi 35% Artigiani e Commercianti.
A nostro parere il Codice più corretto risulta essere il 53.20.00 che prevede l’iscrizione in Camera di Commercio e il versamento dei contributi fissi, ma se non si hanno ricavi abbastanza alti non è conveniente.
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