Qual è il codice ateco per la creazione di siti internet, il posizionamento dei motori di ricerca, dei profili social e del marketing online?

Dovrei aprire la partita iva ma ho dubbi sui codici ateco e sulla scelta artigiano/libero professionista: faccio siti internet,offro consulenza per posizionarli nei motori di ricerca, velocizzarli ed ottimizzarli,seguo profili social di aziende,faccio marketing online. Insomma avrei difficoltà poi nella scelta delle voci da inserire nelle fatture. Consigli?

Date le attività che ha descritto nella sua richiesta, a nostro parere potrebbe procedere con l’apertura della sua Partita Iva con due differenti Codici Ateco, ovvero:

74.10.21 – Attività dei disegnatori grafici di pagine web
– grafica di pagine web

73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
– conduzione di campagne pubblicitarie: collocazione di pubblicità in giornali, periodici, radio, televisioni, internet ed altri mezzi di comunicazione
– conduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitari mirati ad attirare e ad assicurare la fedeltà dei clienti
– promozione dei prodotti
– realizzazione di pubblicità aerea
– distribuzione o consegna di materiale pubblicitario o di campioni
– consulenza sulla disposizione dei prodotti all’interno del punto vendita
– realizzazione di pubblicità postale

(Entrambe le attività avrebbero un coefficiente di redditività del 78%)

In tale modo avrebbe il giusto inquadramento sia per la creazione di siti web che per la conduzione di campagne marketing online.

Per quanto riguarda la contribuzione, dati i Codici Ateco e l’attività svolta, ha due differenti possibilità: iscriversi alla Gestione Separata o iscriversi in Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e Commercianti.

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La Gestione Separata prevede il pagamento dei contributi in modo proporzionale al reddito prodotto (25,72% nel 2018), senza prevedere alcuna quota minima da versare, quindi in caso di reddito 0, non pagherebbe alcun contributo.

La Gestione Artigiani e Commercianti, invece, prevede un contributo minimo di circa 3.800 euro per reddito da 0 a 15.710 euro (reddito minimale), quindi anche se lei non produrrà reddito con la sua Partita Iva, dovrà comunque pagare la quota sul minimale di contributi di circa 3.800 euro. Nella Gestione Artigiani e Commercianti, quando si supera il reddito minimale di 15.710 euro si dovrà pagare sul reddito eccedente la percentuale di circa il 24%.

Inoltre, coloro iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti che adottano il Regime forfettario, possono richiedere la riduzione dei contributi da versare del 35%, agevolazione non prevista per gli iscritti alla Gestione Separata.

Può trovare maggiori informazioni sull’argomento qui: Riduzione 35% Contributi Inps.

In conclusione, se lei prevede fin dal primo anno di avere un reddito superiore ai 16.000 euro, potrebbe convenirle iscrivere fin da subito la sua attività alla Gestione Artigiani e Commercianti.

Dovrà valutare lei la modalità con cui svolge la sua attività.

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