
Vorrei aprire un regime forfettario come rider Deliveroo. Quali sono le spese di gestione annue? Dovrei aprire anche la partita IVA?
se la sua attività di rider è abituale e continuativa nel tempo, dovrà aprire la sua Partita Iva.
Per poter adottare il Regime Forfettario, dovrà controllare di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione che può trovare elencate qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti
Fatta questa premessa, per la sua Partita Iva di rider potrà adottare uno dei seguenti Codici Ateco:
- 82.99.99 – Altri servizi di sostegno alle imprese nca
che include:
– sottotitolatura in simultanea di meeting e conferenze
– organizzazione di raccolta fondi per conto terzi
– servizi di raccolta monete nei parchimetri
– attività dei banditori d’asta autonomi
– gestione di programmi di fidelizzazione commerciale
– altre attività di supporto alle aziende non classificate altrove
– lettura di contatori del gas, acqua ed elettricità
– volantinaggio
– affissione di manifesti
– emissione di buoni sostitutivi del servizio mensa
- 53.20.00 – Altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale
che include:
– ritiro, smistamento, trasporto e recapito (nazionale o internazionale) di lettere, pacchi e pacchetti (postali) da parte di ditte che operano al di fuori degli obblighi di servizio universale. Possono essere coinvolti uno o più mezzi di trasporto e l’attività può essere svolta con mezzi di trasporto propri (privati) o pubblici
– servizi di consegna a domicilio
– servizi di pony express
Il coefficiente di redditività associato a questi Codici è del 67%: questo va applicato ai ricavi conseguiti per ottenere il reddito imponibile su cui calcolare imposta e contributi.
Questo vuol dire che su 1.000 euro di ricavi, 670 euro saranno tassati mentre 330 euro no e considerati spesa forfettaria da lei sostenuta.
Se sceglierà di utilizzare il primo Codice Ateco, ovvero il 82.99.99, sarà considerato un Professionista.
In questo caso, verserà i contributi in base al suo reddito.
Verserà infatti i contributi alla Gestione Separata InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Oltre a gestire il sistema pensionistico italiano , l’Inps svolge tutta... Leggi per il 25,72% del suo reddito (ricavi x coefficiente di redditività del 67%).
Questo vuol dire che se un anno i suoi ricavi fossero zero, lei non verserà nulla di contributi.
Adottando invece il secondo Codice Ateco riportato, ovvero il 53.20.00, sarà considerato un Commerciante e dovrà pertanto iscriversi in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi, a cui versare una volta all’anno il diritto camerale, che ammonta a circa 50 euro.
In questo caso, come Commerciante, verserà i contributi alla Gestione Commercianti Inps secondo questa fascia di reddito:
- per il reddito compreso tra 0 e 15.953 euro: verserà contributi fissi di circa 3.850 euro;
- per il reddito superiore ai 15.953 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà per il 24,09%.
Questo vuol dire che se un anno i suoi ricavi sono pari a zero, lei comunque sarà tenuto a versare i contributi fissi di circa 3.850 euro.
Facendo parte della Gestione Commercianti Inps, potrà inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare. Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario riduzione contributi Artigiani e Commercianti.
Se i suoi ricavi sono pari o superiori ai 25.000 euro, l’apertura della sua Partita Iva con iscrizione in Camera di Commercio risulterebbe più conveniente dell’apertura come Professionista.
Sia che scelga di aprirla come Professionista, sia che scelga di aprirla come Commerciante, dovrà versare l’imposta sostitutiva.
L’imposta sostitutiva è del 15%, con la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni di attività se ne rispetta le condizioni: Regime forfettario imposta sostitutiva 5 %
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