Un architetto con partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi, con un fatturato dello scorso anno inferiore a 65.000 euro, opta per l’ingresso nel nuovo regime forfettario. L’architetto in questione detiene anche una partecipazione in nuda proprietà pari al 10% nello studio con cui collabora in prevalenza. Tale ultima circostanza potrebbe inibire l’accesso al regime nonostante non venga attribuito alcun reddito per trasparenza e alcun diritto sociale (diritto di voto ecc)?
L’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di tipo fiscale e tributario da parte dei contribuenti. Questo ente possiede un proprio statuto e appositi regolamenti che... Leggi con la circolare 10 E del 2016 aveva chiarito che la causa di esclusione da lei menzionata si realizza quando conseguentemente alla partecipazione in una società si percepiscano redditi da essa e contemporaneamente di realizzano redditi con Partita Iva forfettaria.
Procedendo a cedere l’usufrutto ad un altro soggetto, il diritto a percepire i redditi derivanti dalla società spetterebbe ad esso e, quindi, per il caso presentato la causa di esclusione non opererebbe.
Ovviamente quanto fin qui scritto è una nostra interpretazione, in quanto manca ancora quella ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per questa fattispecie.
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