Architetto con partecipazione del 10% in nuda proprietà nello studio con cui collabora in prevalenza, può accedere al Regime forfettario?

Un architetto con partita Iva, con un fatturato dello scorso anno inferiore a 65.000 euro, opta per l’ingresso nel nuovo regime forfettario. L’architetto in questione detiene anche una partecipazione in nuda proprietà pari al 10% nello studio con cui collabora in prevalenza. Tale ultima circostanza potrebbe inibire l’accesso al regime nonostante non venga attribuito alcun reddito per trasparenza e alcun diritto sociale (diritto di voto ecc)? 

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 10 E del 2016 aveva chiarito che la causa di esclusione da lei menzionata si realizza quando conseguentemente alla partecipazione in una società si percepiscano redditi da essa e contemporaneamente di realizzano redditi con Partita Iva forfettaria.

Procedendo a cedere l’usufrutto ad un altro soggetto, il diritto a percepire i redditi derivanti dalla società spetterebbe ad esso e, quindi, per il caso presentato la causa di esclusione non opererebbe.

Ovviamente quanto fin qui scritto è una nostra interpretazione, in quanto manca ancora quella ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per questa fattispecie.

 

 

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