Posso aprire partita iva con lo stesso codice ateco della Srl di cui sono rappresentante legale?

Sono legale rappresentante e presidente di una srl nel campo immobiliare. Al momento percepisco un compenso da amministratore. Vorrei riaprire la partita iva (che ho chiusa a dicembre 2017) con lo stesso codice Ateco della srl e fatturare i miei compensi alla srl (lasciando la carica di presidente ma mantenendo le quote). È possibile?

Riguardo la sua situazione, le cause di esclusione da analizzare sono 2 e, di seguito, le illustreremo le nostre riflessioni.

Prima di tutto le riportiamo il testo delle due cause ostative al Regime forfettario che deve analizzare, ovvero le lettere d e d-bis:

“d) gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari […], ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni;”

“d-bis) le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro;”

Analizzando la sua situazione e le distinte cause di esclusione:

1) La causa di esclusione d, nel suo caso, opera solo se lei possiede il 50% o più delle quote della SRL. Dovrà anche verificare che suoi parenti e affini non abbiano il controllo della SRL (controllo indiretto). Non avendoci indicato l’ammontare delle quote da lei possedute, dovrà valutare lei l’eventuale esclusione.

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2) Per quanto riguarda la causa di esclusione d-bis, è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate che i soggetti dai quali si percepiscono compensi come membri del consiglio di amministrazione devono essere considerati “datori di lavoro”.

Pertanto, anche se lei abbandona la posizione di amministratrice, la SRL risulterebbe comunque configurarsi come suo “datore di lavoro” avuto nei due anni precedenti.

In sintesi, (ipotizzando che lei non abbia il controllo della società e quindi non rientri nell’esclusione d) lei il primo anno di Partita Iva potrà applicare il Regime forfettario ma se alla fine di esso verificherà di avere fatturato per più del 50% dei suoi ricavi con Partita Iva nei confronti della SRL dalla quale percepisce (o ha percepito negli ultimi due anni) reddito come membro del consiglio di amministrazione, rientrerà a pieno nella causa di esclusione d-bis e verrà esclusa dal forfettario nell’anno successivo.

 

 

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