Come scegliere il Codice Ateco

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Quale codice Ateco devo scegliere per la mia attività in Partita Iva?

Prima di aprire Partita Iva, è importante capire come scegliere il Codice Ateco.

Il codice Ateco è una sequenza di 6 numeri e deve necessariamente descrivere, nel miglior modo possibile, l‘attività che andrai a svolgere in Partita Iva.

Se ad esempio vuoi occuparti di campagne marketing, è molto importante definire se nello svolgimento della tua attività effettuerai esclusivamente consulenze oppure se in prima persona ti occuperai della creazione delle campagne marketing.

Se infatti effettuerai semplicemente consulenze, allora potrai utilizzare il codice Ateco 73.11.01 – “Ideazione di campagne pubblicitarie”, se invece condurrai, in prima persona e per conto del cliente, campagne di marketing, allora sarà più opportuno utilizzare il codice Ateco 73.11.02 – “Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”.

Ad ogni codice Ateco è assegnato un elenco di attività che include o che sono escluse: potrai consultare autonomamente questi elenchi navigando sul sito dell’ISTAT – “Classificazione delle attività economiche Ateco”.

Riprendiamo il nostro esempio sulle campagne marketing.

Il codice Ateco 73.11.02 – “Conduzione di  campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” include e ti permette di svolgere le seguenti attività:

  • conduzione di campagne pubblicitarie: collocazione di pubblicità in giornali, periodici, radio, televisioni, internet ed altri mezzi di comunicazione
  • conduzione di campagne marketing ed altri servizi pubblicitari mirati ad attirare e ad assicurare la fedeltà dei clienti
  • promozione dei prodotti
  • Calcola gratis le tasse da pagare e richiedi assistenza fiscale​

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  • lancio di film e prodotti audiovisivi
  • realizzazione di pubblicità aerea
  • distribuzione o consegna di materiale pubblicitario o di campioni
  • consulenza sulla disposizione dei prodotti all’interno del punto vendita
  • realizzazione di pubblicità postale.

La scelta del codice Ateco gioca un ruolo fondamentale nel Regime forfettario.

Il Regime forfettario infatti prevede che ad ogni codice Ateco sia associato un coefficiente di redditività ovvero una percentuale che, applicata ai ricavi, consente di ottenere il reddito imponibile (la base su cui verranno calcolati imposta e contributi).

Tornando al nostro esempio: al codice Ateco 73.11.02 è associato un coefficiente di redditività pari al 78%. Ciò significa che il 78% dei tuoi ricavi (ovvero le fatture incassate nell’anno di imposta) sarà soggetto ad imposta e contributi, il restante 22% ti verrà riconosciuto come spesa forfettaria.

Per comprendere l’importanza del rapporto tra la scelta del codice Ateco e coefficiente di redditività, ti faremo un esempio.

Giulia si occupa in prima persona della creazione di campagne marketing: per la sua attività in Partita Iva ha dunque scelto il codice Ateco 73.11.02, a cui è associato un coefficiente di redditività del 78%: il 78% dei suoi ricavi sarà soggetto ad imposta a e contributi, il restante 22% le verrà riconosciuto come spesa forfettaria.

Paolo si occupa invece di commercio online: per la sua attività ha adottato il codice Ateco 47.91.10, a cui è associato un coefficiente di redditività del 40%: il 40% dei suoi ricavi sarà soggetto ad imposta e contributi, il restante 60% verrà riconosciuto come spesa forfettaria.

Sia Giulia che Paolo hanno ricavi per 20.000 euro: vediamo di seguito come cambiano i valori di reddito imponibile applicando coefficienti di redditività diversi.

Giulia e l’attività di creazione di campagne marketing

Ricavi: 20.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito imponibile (ricavi x coefficiente di redditività): 20.000 x 78% = 15.600 euro

Paolo e l’attività di e-commerce

Ricavi: 20.000 euro

Coefficiente di redditività: 40%

Reddito imponibile (ricavi x coefficiente di redditività): 20.000 x 40% = 8.000 euro

La differenza dell’ammontare del reddito imponibile è evidente: a parità di ricavi, il reddito imponibile di Giulia è pari a 15.600 euro, il reddito imponibile di Paolo invece è pari a 8.000 euro: ben 7.600 euro di differenza.

E’ chiaro che, come specificato già nelle prime righe, non si può scegliere il codice Ateco in base alla “convenienza”, bisogna sceglierne uno che descriva l’attività da te svolta, ma è allo stesso modo importante scegliere il codice Ateco corretto in quanto il coefficiente di redditività, come abbiamo visto nell’esempio, inciderà notevolmente su imposta e contributi che dovrai versare in quanto è coinvolto nel calcolo del reddito imponibile nonché la base su cui vengono calcolati imposta sostitutiva e contributi previdenziali.

Se vuoi iniziare la tua attività in Partita Iva, ma non sai quale codice Ateco scegliere, puoi confrontarti gratuitamente con la nostra consulenza fiscale: come farlo? E’ molto semplice! Crea subito il tuo account gratuito su FlexSuite e scrivici il tuo messaggio.

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