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Come fatturare a siti di ripetizioni online?

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Come mi devo comportare per fatturare? Sono in regime forfettario.

Risponderò alle sue domande raggruppando le regole di fatturazione a seconda della modalità tenuta dalla piattaforma.

FATTURAZIONE DIRETTA AI CLIENTI:

in questo caso lei dovrà fatturare considerando la tipologia di cliente al quale ha erogato il servizio. Se il cliente è un privato cittadino, dovrà rilasciare fattura solo se è il cliente a chiederle espressamente il rilascio del documento. Se non rilascia fattura perché non le viene richiesta, potrà annotare l’incasso mensilmente su un foglio

Se il suo cliente è un’azienda dovrà sempre rilasciare fattura. In questo caso se il cliente ha sede in Italia la fattura non dovrà contenere nessuna indicazione aggiuntiva rispetto a quelle normalmente contenute per il regime forfetario, se il cliente ha sede in un paese membro della Comunità Europea, dovrà inserire nelle note “Reverse Charge”, se il cliente risiede fuori dall’Europa, nelle note dovrà indicare “non imponibile”. La marca da bollo va sempre inserita per gli importi superiori a € 77,47. Se il cliente europeo ha la partita Iva iscritta al Vies dovrà compilare il modello Intrastat. Il modello Intrastat è trimestrale e lo può fare lei in autonomia registrandosi sul sito dell’Agenzia delle Dogane, oppure potrà affidarlo al suo professionista di riferimento.

Se supererà la soglia di prestazioni di servizi rese a privati cittadini residenti nella Comunità Europea, con sede quindi fuori dal territorio italiano ma in uno stato della Comunità Europea, dovrà iscriversi al sistema Moss perché sarà tenuto, anche se forfettario, a versare l’Iva con l’aliquota vigente nello stato del suo cliente privato. Non dovrà avere una partita Iva in ogni stato estero, con l’iscrizione al Moss si identificherà automaticamente in tutta l’Europa, verserà l’Iva all’Agenzia delle Entrate italiana che provvederà a distribuirla tra gli stati membri.

FATTURAZIONE ALLA PIATTAFORMA

Se è la piattaforma a corrisponderle il denaro la fattura dovrà essere intestata alla piattaforma.

Non sempre le piattaforme che hanno sede fuori dall’Italia permettono di inviare le fatture, in molti casi non vogliono proprio riceverle. Questo perché magari applicano regimi fiscali per i quali non hanno necessità di rendicontare i costi. Lei deve comunque emettere la fattura e chiedere alla piattaforma dove può recapitarla, se le danno un indirizzo e-mail invierà la sua fattura via e-mail con il numero identificativo del bollo che ha utilizzato per la fattura, se le diranno che non vogliono la fattura, semplicemente la conserverà senza inviarla alla piattaforma. Per l’Agenzia delle Entrate italiana è importante che lei abbia emesso la fattura, se la piattaforma non la vuole, l’Agenzia delle Entrate non può obbligarla a consegnare il documento al cliente estero. Se non le danno indicazioni di dove e come inviarla la terrà solo lei.

Lei deve emettere la fattura con l’importo al lordo delle commissioni che le vengono poi eventualmente trattenute dalla piattaforma, questo perché come contribuente forfettario gode già dell’abbattimento dei ricavi mediante l’applicazione del coefficiente di redditività, se fatturasse al netto delle commissioni che trattiene la piattaforma, è come se implicitamente scaricasse quel costo. Il forfettario non può scaricare nessun costo dai ricavi prodotti con la propria attività

La piattaforma sua volta fatturerà a lei le commissioni, sulle fatture ricevute, se hanno l’indicazione dell’Iva a zero o non hanno indicazioni in merito all’Iva, dovrà calcolare e versare l’IVA

Se il fornitore del servizio acquistato è straniero, sia Ue che ExtraUe la fattura ricevuta dovrà essere integrata dell’Iva italiana che andrà versata entro il 16 del mese successivo all’operazione con il codice tributo 6493, potrà trovare un aiuto alla compilazione qui : Come compilare il modello F24 – Codice Tributo 6493 .

Il contribuente forfettario deve sempre pagare l’iva sui propri acquisti.

Riepilogando, per la fatturazione diretta alle piattaforme dovrà fatturare il valore della sua prestazione al lordo di commissioni che le vengano trattenute, fare il modello Intrastat se la piattaforma è in Europa e ha partita Iva iscritta al vies, pagare l’iva mediante integrazione sulle fatture che riceve dalla piattaforma per le commissioni che le hanno addebitato (se la piattaforma è italiana riceverà le fatture di acquisto già con iva e non dovrà quindi integrarle.

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