Come fare per commercializzare mobili con la mia partita Iva?

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Come fare per commercializzare mobili con la mia partita Iva?

Sono in regime forfettario, Gestione Separata e codice ATECO 74.10.10 (Attività di design di moda e design industriale). Vorrei progettare complementi di arredo che verrebbero realizzati IN SERIE da aziende terze, ma venduti da me sia al dettaglio che a imprese. La modalità di vendita sarebbe sia offline, sia online.

Come commercializzare mobili con la mia partita Iva? posso adottare il codice ateco 74.10.10?

Per continuare ad adottare il regime Forfettario dovrà sincerarsi di non superare il limiti di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva e di rispettare anche tutti gli altri requisiti: Limiti Forfettario.

Le indichiamo che, per commercializzare mobili, dovrà aggiungere alla sua attuale Partita Iva i codici Ateco relativi all’attività di commercio che le riportiamo di seguito, in quanto percepirà i suoi guadagni da quest’ultima.

Per svolgere la sua attività di commercio di mobili dovrà aggiungere i seguenti tre codici Ateco, relativi alla vendita al dettaglio tramite negozio fisico, all’ingrosso ed e-commerce:

  • 47.59.10 – Commercio al dettaglio di mobili per la casa
  • 46.47.10 – Commercio all’ingrosso di mobili di qualsiasi materiale

che include:

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– commercio all’ingrosso di mobili per la casa (esclusi quelli per ufficio e negozi)

– commercio all’ingrosso di mobili d’antiquariato

  • 47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet

che  include:

– vendita effettuata tramite aste su internet

Il Regime forfettario prevede che il reddito imponibile (ovvero la base su cui si calcolano imposta e contributi) si ottenga applicando ai ricavi un coefficiente di redditività. Il coefficiente di redditività è una percentuale associata al codice Ateco.

A tutti e tre i codici Ateco sopra riportati corrisponde un coefficiente di redditività pari al 40%. Ciò significa che il 40% dei suoi ricavi saranno soggetti a imposta e contributi, il restante 60% le verrà riconosciuto come “spesa forfettaria” da lei sostenuta per lo svolgimento dell’attività.

Aggiungendo tale codice Ateco dovrà iscriversi in Camera di Commercio a cui dovrà versare il Diritto Camerale annuale di circa 50 euro annui, bolli e diritti di segreteria in fase di iscrizione.

Approfondisci: Diritto Annuale Camera di Commercio

Verserà i contributi alla Gestione Commercianti Inps secondo il seguente schema:

  • per il reddito compreso tra 0 euro e 17.504 euro: verserà contributi fissi di circa 4.200 euro;
  • superato il reddito minimale di 17.504 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà anche in percentuale al 24,48% circa.

Se anche solo uno dei codici Ateco adottati prevede l’iscrizione in Camera di Commercio anche tutti gli altri vengono da essa attratti. Pertanto, verserà i contributi alla Gestione Commercianti  Inps, secondo lo schema sopra riportato.

In quanto iscritto alla Gestione artigiani e commercianti INPS, potrà beneficiare della riduzione del 35% dei contributi: Riduzione contributi artigiani e commercianti.

Oltre ai contributi, continuerà a versare l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività, se rispetterà i requisiti richiesti: Imposta sostitutiva al 5%.

Per poter svolgere attività di vendita tramite e-commerce e negozio fisico, dovrà presentare la SCIA al Comune (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

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