Come devo comportarmi per aprire Partita Iva per affittacamere?

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A breve aprirò una nuova attività e sto valutando cosa sia meglio (tassativamente parlando) tra b&b o affittacamere. Potreste darmi delucidazioni?

Fiscalmente parlando, l’attività di affittacamere e b&b si equivalgono, in quanto rappresentate anche dallo stesso Codice Ateco, ovvero il:

  • 55.20.51 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence

– fornitura di alloggio di breve durata presso: chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze
– cottage senza servizi di pulizia

L’attività svolta può essere classificata come quella di affittacamere/ b&b se:

  • l’immobile utilizzato per l’attività è di proprietà, si ha in comodato o si è locatari con possibilità di sub-affitto.
  • si offrono servizi aggiuntivi (ad esempio cambio lenzuola durante il soggiorno dell’ospite, colazione, ecc.) in quanto se l’attività svolta è di mera locazione, il reddito conseguito è un reddito fondiario e non può configurarsi come reddito di impresa

Pertanto, non si può “scegliere” se gestire l’attività come privato oppure aprire la Partita Iva:

  • se si tratta di una mera locazione, il reddito prodotto sarà considerato un reddito fondiario e sarà soggetto ad Irpef o a cedolare secca se si esercita tale opzione.
  • se si tratta di un’attività d’impresa, sarà necessaria l’apertura della Partita Iva.

Nel momento in cui apre la Partita Iva individuale, può applicare due Regimi fiscali a seconda della sua situazione:

  • Il regime ordinario, tale Regime si applica se non si rispettano le condizioni per l’applicazione del Regime forfettario oppure se non si ritiene quest’ultimo conveniente per la propria situazione.

La differenza sostanziale che si ha tra i due Regimi è l’imposta dovuta allo Stato e il modo in cui si calcola il reddito imponibile.

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Infatti, mentre nel Regime ordinario si pagano IRPEF, addizionali, ecc e il reddito imponibile si calcola deducendo i costi dai ricavi ottenuti, nel Regime forfettario si paga solo l’imposta sostitutiva e il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente di redditività previsto per la propria attività ai ricavi conseguiti.

In particolare, per valutare la convenienza del Regime forfettario per la sua situazione deve verificare che il vantaggio derivante dall’applicazione del 15% (o 5%) dell’imposta sostitutiva al posto che Irpef, Irap, addizionali, ecc. non venga vanificato:

  • dal minore importo delle spese forfettarie riconosciute per la sua attività rispetto a quelle effettivamente sostenute per lo svolgimento della stessa. Per esempio se per la sua attività è previsto un coefficiente di redditività del 40% (coefficiente di redditività degli affittacamere/ b&b), ovvero è stimato che per avere 1000 euro di ricavi ne spende 600. Se, invece, ne spende effettivamente di più, il Regime forfettario potrebbe non essere per lei conveniente;
  • dalla perdita della possibilità di dedurre/detrarre altre tipologie di spese dal reddito imponibile. Infatti dal reddito imponibile (determinato con l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi) possono essere dedotti unicamente i contributi obbligatori pagati l’anno precedente e si perderà quindi la possibilità di dedurre/detrarre le altre tipologie di spese (carichi familiari, spese mediche, spese ristrutturazione, ecc.). Tali spese potranno essere dedotte/detratte da eventuali altri redditi soggetti ad Irpef.

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