Come comportarmi se ho lavorato come rilevatrice del Comune per il censimento se sono una lavoratrice autonoma?

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Ho firmato il contratto come rilevatrice del comune per il censimento permanente 2021. Essendo lavoratrice autonoma iscritta alla Gestione Separata, come devo comportarmi? Devo aggiungere un codice ateco perché avrò un’entrata diversa dalla mia professione ordinaria? Il compenso come dovrà essere dichiarato in fase di Unico?

Per rispondere è necessario sapere come il Comune inquadrerà il suo lavoro, in genere propongono contratti di collaborazione occasionale, in questo caso non ha necessità di modificare nulla nella sua partita iva perché l’attività svolta sarà estranea all’attività che svolge come lavoratrice autonoma.

Nel caso il Comune le confermerà che l’inquadramento sarà come lavoratrice autonoma occasionale, entro marzo 2022 le rilascerà una Certificazione Unica dove riepilogherà i redditi che le ha erogato nel 2021, nella certificazione ci sarà anche una ritenuta d’acconto del 20% che, se si tratterà di importi di reddito inferiori ad un lordo di € 4.800, risulterà come credito da utilizzare nella sua dichiarazione dei redditi.

Non credo che le chiedano di fare fattura perché l’attività dei rilevatori di censimento è solitamente a contratto di lavoro occasionale e, questo lavoro, non costituisce un’attività da lei svolta come professionista, è un lavoro occasionale e sporadico determinato da un”esigenza temporanea del Comune e che non durerà nel tempo.

Se le propongono di fatturare con la sua partita Iva ci scriva e capiremo come fare, ma sarebbe una modalità insolita nel reclutamento di queste tipologie di collaboratori.

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