Domande e Risposte

Come aprire Partita Iva per lavorare su Upwork come programmatore e content creator/scrittrice?

La mia attività si svolgerà prevalentemente su una piattaforma chiamata Upwork. La mia attività freelance si dividerà tra creazione di contenuti (per blog, siti d’informazione, social media e libri come ghostwriter – non sarò io a metterli in vendita) e attività di programmazione (nello specifico, scrittura di codici per gli smart contracts da realizzare su blockchain). Non voglio aprire una ditta individuale.

Come dovrei comportarmi per aprire una Partita IVA e scegliere un regime fiscale? Di quali documenti ho bisogno per l’apertura della partita IVA? Se aprissi la partita IVA come professionista (scrittrice) con Gestione Separata, potrei aggiungere successivamente un altro codice Ateco (una volta iniziata l’attività di programmatrice) alla stessa partita IVA? In questo caso dovrei contemporaneamente usare gestione separata per le entrate che ottengo come scrittrice e registrarmi come artigiana?

Se scriverà contenuti espressamente su richiesta, potrà qualificarsi come professionista e versare i contributi alla Gestione Separata Inps.

Il Codice Ateco dedicato a tale professione è il seguente:

  • 90.03.09 Altre creazioni artistiche e letterarie

– attività di artisti individuali quali scultori, pittori, cartonisti, incisori, acquafortisti, aerografista eccetera
– attività di scrittori individuali, che trattano qualsiasi argomento, inclusi gli scrittori di romanzi, di saggi eccetera
– stesura di manuali tecnici
– consulenza per l’allestimento di mostre di opere d’arte

Se con la definizione di “attività di programmazione” intendo dire che effettuerà l’attività di programmatrice, si dovrà qualificare come artigiana e iscriversi in Camera di Commercio; al contrario, se effettuerà unicamente consulenze sulla programmazione, potrà qualificarsi come professionista.

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Il codice Ateco che le suggeriamo di utilizzare è il seguente:

  • 62.01.00 – Produzione di software non connesso all’edizione

– progettazione della struttura e dei contenuti e/o la compilazione dei codici informatici necessari per la creazione e implementazione di: software di sistema (inclusi gli aggiornamenti), applicazione di software (inclusi gli aggiornamenti), database, pagine web
– personalizzazione di software, esempio modificando e configurando un’applicazione esistente in modo che essa sia funzionale all’ambiente del sistema informativo dei clienti

Nel momento in cui apre la Partita Iva individuale, può applicare due Regimi fiscali a seconda della sua situazione:

Non possiamo dirle se per lei il Regime forfettario sia conveniente o meno rispetto a quello ordinario in quanto non effettuiamo calcoli così complessi per ogni singola situazione (non ci è possibile farlo in questo contesto), ma possiamo fornirle alcuni spunti di riflessione.

La differenza sostanziale che si ha tra i due Regimi è l’imposta dovuta allo Stato e il modo in cui si calcola il reddito imponibile.

Infatti, mentre nel Regime ordinario si pagano IRPEF, addizionali, ecc e il reddito imponibile si calcola deducendo i costi dai ricavi ottenuti, nel Regime forfettario si paga solo l’imposta sostitutiva e il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente di redditività previsto per la propria attività ai ricavi conseguiti.

In particolare, per valutare la convenienza del Regime forfettario per la sua situazione deve verificare che il vantaggio derivante dall’applicazione del 15% (o 5%) dell’imposta sostitutiva al posto che Irpef, addizionali, ecc. non venga vanificato:

  • dal minore importo delle spese forfettarie riconosciute per la sua attività rispetto a quelle effettivamente sostenute per lo svolgimento della stessa. Per esempio se per la sua attività è previsto un coefficiente di redditività del 67% (per i Codici Ateco che le abbiamo indicato), ovvero è stimato che per avere 1000 euro di ricavi ne spende 330. Se, invece, ne spende effettivamente di più il Regime forfettario potrebbe non essere per lei conveniente;
  • dalla perdita della possibilità di dedurre/detrarre altre tipologie di spese dal reddito imponibile. Infatti dal reddito imponibile (determinato con l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi) possono essere dedotti unicamente i contributi obbligatori pagati l’anno precedente e si perderà quindi la possibilità di dedurre/detrarre le altre tipologie di spese (carichi familiari, spese mediche, spese ristrutturazione, ecc.). Tali spese potranno essere dedotte/detratte da eventuali altri redditi soggetti ad Irpef.

I documenti necessari per le pratiche di apertura della sua Partita Iva sono semplicemente carta d’identità/passaporto e codice fiscale.

Se inizialmente svolgerà unicamente l’attività di scrittrice, potrà aprire la sua Partita Iva come Professionista e versare i contributi alla Gestione Separata Inps.

Nel momento in cui svolgerà anche l’attività di programmatrice, potrà aggiungere il corrispettivo Codice Ateco alla sua Partita Iva e procedere con l’iscrizione in Camera di Commercio: in questo caso, anche l’attività di scrittrice sarà qui attratta e sarà soggetta unicamente al versamento dei contributi presso la Gestione Artigiani Inps.

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