Come aprire Partita Iva per fotografo

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Come aprire Partita Iva per fotografo

Come fare per aprire Partita Iva come fotografo?

Come aprire Partita Iva per fotografo? Se vuoi aprire la tua Partita Iva come fotografo, la prima cosa da fare è scegliere il codice Ateco relativo all’attività che vorrai svolgere in maniera autonoma e successivamente iscriverti presso la relativa Gestione previdenziale.

Devi sapere che in base a come svolgerai l’attività di fotografo potrai qualificarti come professionista (se prevale il carattere artistico della tua attività) o come Artigiano/Commerciante iscritto in Camera di Commercio: nel primo caso, verserai i contributi alla Gestione Separata Inps, nel secondo alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps.

Per aprire la tua Partita Iva, dovrai adottare uno dei seguenti Codici Ateco:

74.20.12 – attività di riprese aeree nel campo della fotografia
74.20.11 – attività di fotoreporter
74.20.19 – attività degli studi fotografici e attività di ripresa di ogni genere
74.20.20 – attività degli studi fotografici per lo sviluppo e stampa conto terzi

A questo punto dovrai scegliere il Regime Fiscale da adottare e la tua scelta potrà ricadere sul Forfettario o Ordinario semplificato.

Quali sono le differenze tra questi due Regimi Fiscali?

Il Regime Forfettario, considerato “agevolato” per i numerosi vantaggi fiscali e contabili che porta, prevede che:

si paghi un’unica imposta, detta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre dell’Ordinario semplificato (Irpef, Irap, ecc.);

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• imposta e contributi si versino sul reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco ai ricavi conseguiti;

• le spese siano determinate in modo forfettario in base al coefficiente di redditività specifico associato al tuo Codice Ateco;

non si applichi la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi;

non si abbia l’obbligo di fatturazione elettronica se nel 2021 hai percepito ricavi inferiori a 25.000 euro. Dal 2024, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;

non si invii lo spesometro;

non si applichi l’Iva sulle fatture ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro per tutte le fatture superiori ai 77,47 euro.

Per poter applicare questo regime fiscale bisogna rispettare determinati requisiti, il più importante è non superare il limite di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

Il Regime Ordinario Semplificato prevede che non si superino invece i 500.000 euro di ricavi all’anno se vendi servizi e 800.000 euro se svolgi un altro tipo di attività ed inoltre bisogna obbligatoriamente registrare:

• beni ammortizzabili
• incassi e pagamenti
• fatture di vendita e di acquisto

Le caratteristiche del Regime Ordinario semplificato sono le seguenti:

Irpef da versare secondo il classico meccanismo a scaglioni;

• si devono versare eventualmente anche Irap, addizionali regionali e comunali, ecc.;

versamento dell’Iva;

obbligo della fatturazione elettronica;

• si deve inviare lo spesometro;

• devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi.

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