Come aprire Partita Iva per attore

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Aprire Partita Iva per attore

Se vuoi sapere come aprire la tua Partita Iva come attore, la prima cosa da fare è scegliere il Codice Ateco relativo all’attività che vorrai svolgere secondo la classificazione dell’Istat in maniera autonoma e successivamente iscriverti presso la relativa Gestione previdenziale.

Potrai scegliere uno dei seguenti Codici Ateco:

  • 90.01.01 – Attività nel campo della recitazione, rappresentazioni di spettacoli teatrali dal vivo, attività di artisti individuali quali attori.
  • 90.01.09 – Altre rappresentazioni artistiche, tra cui rappresentazioni di concerti, di opere liriche o di balletti e di altre produzioni artistiche.
  • 90.03.09 – Altre creazioni artistiche e letterarie.

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Se lavorerai con privati, dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps e versare i contributi, mentre se lavori con soggetti del mondo dello spettacolo, dovrai procedere all’iscrizione presso l’Ex-Enpals (ora inglobato Inps).

A questo punto dovrai scegliere il Regime Fiscale da adottare e la tua scelta potrà ricadere sul Regime forfettario o Ordinario semplificato.

Ma quali sono le differenze tra questi due regimi fiscali?

Il Regime Forfettario, considerato “agevolato” per i numerosi vantaggi fiscali e contabili che porta, prevede che:

  • si paghi un’unica imposta, detta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre dell’Ordinario semplificato (Irpef, Irap, ecc.);
  • imposta e contributi si versino sul reddito imponibile, calcolato applicando il Coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco ai ricavi conseguiti;
  • le spese siano determinate in modo forfettario in base al coefficiente di redditività specifico associato al tuo Codice Ateco;
  • non si applichi la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi;
  • non si abbia l’obbligo di fatturazione elettronica se nel 2021 si sono percepiti ricavi inferiori a 25.000 €. Dal 2024, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • non si invii lo spesometro;
  • non si applichi l’Iva sulle fatture ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro per tutte le fatture superiori ai 77,47 euro.

Per poter applicare il Regime forfettario bisogna rispettare determinati requisiti, il più importante è non superare il limite di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

Il Regime ordinario semplificato prevede che non si superino invece i 400.000 euro di ricavi all’anno se vendi servizi e i 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività ed inoltre bisogna obbligatoriamente registrare:

  • beni ammortizzabili;
  • incassi e pagamenti;
  • fatture di vendita e di acquisto;

Le caratteristiche del Regime Ordinario semplificato sono le seguenti:

  • Irpef da versare secondo il classico meccanismo a scaglioni;
  • si devono versare eventualmente anche Irap, addizionali regionali e comunali, ecc.;
  • versamento dell’Iva;
  • obbligo della fatturazione elettronica;
  • si deve inviare lo spesometro;
  • devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi.

 

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