Come aprire Partita Iva per attività di self-publishing?

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Mi occupo di un business che viene comunemente chiamato self-publishing, sono residente all’estero e vorrei valutare lo spostamento della sede in Italia. Sostanzialmente ricevo royalties da diverse piattaforme (Principalmente Amazon) che non richiedono l’emissione di fattura, in quanto appunto royalties.

Vorrei sapere anzitutto se è possibile aprire la P.Iva e quale sarebbe l’inquadramento migliore proposto per questa attività, quali sarebbero le incombenze fiscali in caso di apertura di Partita Iva (se prendessimo come esempio un ricavo di 200 mila euro con una redditività di circa il 50%.).

Da quanto ci ha descritto, lei scrive in prima persona i libri ma ne possiede il diritto d’autore. Il contratto che si sottoscrive con Amazon di Kindle direct publishing (al punto 6) chiarisce nello specifico che non viene ceduto alla società il diritto d’autore che, quindi, rimane a lei.

Pertanto, la sua attività non può essere inquadrata come cessione di diritti d’autore e di conseguenza, per “regolarizzare” gli incassi derivanti da questa attività, è necessaria l’apertura della Partita Iva, a meno che lei non la svolga in modo saltuario.

In questo caso potrà effettuarla tramite ricevute di prestazione occasionale.

Fino ai 5.000 euro di ricavi, dovrà versare solo l’Irpef, superati i 5.000 euro, oltre all’Irpef, dovrà probabilmente versare anche i contributi.

Nel momento in cui la sua attività diventa abituale e continuativa nel tempo, dovrà aprire la Partita Iva.

Di fatto lei effettua l’attività di scrittore e, invece di vendere i libri offline, procede con la loro vendita online. Il Codice Ateco con il quale dovrebbe aprire la Partita Iva è quindi il seguente:

  • 90.03.09 Altre creazioni artistiche e letterarie;

La sua attività, però, non comprende solo quella di scrittore ma si configura anche quella di editore, in quanto lei è l’operatore che intraprende l’iniziativa economica editoriale andando a contattare il distributore (Amazon) e svolge un insieme di attività (ricerche di mercato, marketing, ecc) volte allo sfruttamento economico dell’opera.

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Da quanto fin qui detto, a nostro parere dovrebbe aggiungere anche uno dei seguenti Codici Ateco:

  • 58.11.00 Edizione di libri;
  • 58.19.00 Altre attività editoriali;

Tali Codici Ateco prevedono:

  • l’iscrizione in Camera di Commercio, alla quale verserà il diritto camerale annuale di circa 50€;
  • l’iscrizione alla Gestione Commercianti Inps alla quale verserà contributi fissi pari a 4.292,42 € fino ad un reddito di 17.504€. Superata tale soglia li verserà nella misura del 24,48% sull’eccedenza.

Per quanto riguarda il regime fiscale da adottare, non rispettando i requisiti del regime Forfettario, dovrà obbligatoriamente adottare l’Ordinario Semplificato che prevede che il reddito imponibile (il totale su cui andrà a versare imposta e contributi) sarà calcolato sottraendo ai ricavi (intesi come incasso e non fatturato):

  • i costi sostenuti;
  • eventuali oneri deducibili (contributi previdenziali, contributi per collaboratori domestici, donazioni a istituzioni religiose, etc.);
  • l’ammontare delle imposte dovute (Irpef, addizionali, ecc.), dopo aver sottratto alle stesse le eventuali detrazioni (per figli a carico, spese sanitarie, interessi sul mutuo, ristrutturazioni edilizie, etc.);
  • l’ammontare dei contributi previdenziali dovuti all’Inps o alla propria Cassa Previdenziale Specifica.

Inoltre il reddito da Partita Iva in regime Semplificato fa cumulo con gli altri redditi percepiti e soggetti ad Irpef.

Sarà soggetto al versamento dell’Irpef secondo il sistema a scaglioni, in base al reddito percepito:

  • 1° scaglione: reddito compreso tra 0 e 15.000 euro. Aliquota IRPEF pari al 23%;
  • 2° scaglione: reddito tra 15.001 euro e 28.000 euro. Aliquota IRPEF prevista del 25%;
  • 3° scaglione: redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro. Aliquota IRPEF pari al 35%;
  • 4° scaglione: oltre 50.000 euro. Aliquota IRPEF è del 43%.

Sarà soggetto al versamento dell‘Iva trimestrale e al suo saldo annuale a seconda della compensazione tra Iva delle fatture di vendita e quelle di acquisto.

Se riceverà dei compensi per la vendita dei suoi libri e ne riceverà anche per i diritti d’autore, dovrà aprire Partita Iva ed emettere fattura sia per le vendite che per i diritti d’autore con lo stesso codice Ateco, se il diritto d’autore viene corrisposto per la stessa attività per la quale si utilizza il codice Ateco della Partita Iva.

Se invece non aprirà Partita Iva e quindi riceverà i suoi compensi solo per il diritto d’autore, dovrà emettere una notula e Dichiarare poi gli importo in sede di Dichiarazione dei redditi.

Le indichiamo che, i nostri servizi non si occupano della sola attività legata ai diritti d’autore ma della disciplina fiscale delle Partite Iva individuali. Pertanto se vorrà gestire le sue royalties senza aprire la Partita Iva, purtroppo non potremo esserle ulteriormente di supporto.

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