Codice Ateco per Sarti

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Codice Ateco per Sarti

Se svolgi l’attività di cucito e riparazione di capi di abbigliamento e stai valutando l’opzione di aprire una Partita Iva, in questo articolo ti forniremo una panoramica completa sul Codice ATECO per sarti.

Ma che cos’è il codice Ateco? Il codice Ateco è un codice numerico, composto da sei cifre, che descrive l’attività che desideri svolgere in Partita Iva.
Potrai trovare l’intera struttura delle classificazioni Ateco, con le loro descrizioni, all’interno dell’archivio ISTAT.

Per l’attività di sarto, potrai adottare uno dei seguenti codici Ateco:

  • 14.13.20Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno

che comprende:

-Sartoria su misura;
-Confezione su misura di abiti da sposa, da cerimonia, da sera.

  • 14.13.10Confezione in serie di abbigliamento esterno
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che include:

-fabbricazione di altri indumenti esterni realizzati con tessuti, tessuti non tessuti, eccetera per uomo, donna e bambino: cappotti, completi, insiemi, giacche, pantaloni, gonne eccetera;
-fabbricazione o lavorazione di parti degli articoli elencati;
-confezione in serie di abiti da cerimonia, abiti da sposa, abiti da sera.

Entrambi i codici Ateco appartengono alla sezione Ateco “C – attività manifatturiere

Il codice Ateco assume particolare importanza nel momento in cui si rispettano tutti i requisiti per poter adottare il forfettario e lo si sceglie dunque per la propria attività in Partita Iva.

Infatti, se deciderai di adottare il regime Forfettario per la tua attività di sarto, il reddito imponibile (ovvero la base su cui, in fase di Dichiarazione dei redditi, si calcoleranno imposta sostitutiva e contributi previdenziali) si calcolerà applicando ai ricavi conseguiti un coefficiente di redditività.

Il coefficiente di redditività è una percentuale associata ad ogni codice Ateco che va a determinare la porzione di ricavi che verrà sottoposta a tassazione.

Nel caso di entrambi i codici per sarto che ti abbiamo suggerito nelle precedenti righe, il coefficiente di redditività associato è pari al 67%.

Ciò significa che soltanto il 67% di quanto hai incassato sarà soggetto ad imposta sostitutiva e contributi, la restante parte (in questo caso pari al 33%) verrà riconosciuta come “spesa forfettaria“.

Come mai il forfettario riconosce una percentuale di spesa forfettaria? Perché tale regime fiscale non consente la possibilità di portare in deduzione le spese sostenute per l’esercizio dell’attività, pertanto riconosce un forfait.

Nel caso dell’attività di sarto, il cui codice Ateco ha associato un coefficiente di redditività del 67%, si stima che per produrre 1.000€ di ricavi, vengano spesi 330€: qualora nello svolgimento della tua attività spendessi più della percentuale di spesa forfettaria riconosciuta, probabilmente ti converrebbe valutare l’adozione del regime Ordinario Semplificato il quale consente, secondo diverse percentuali, di dedurre le spese sostenute per l’esercizio della propria attività.

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