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Codice Ateco per interpreti

Se intendi intraprendere un’attività autonoma imprenditoriale da interprete, devi aprire una partita Iva e per farlo ti sarà necessario conoscere il Codice Ateco.

Il codice Ateco è un numero che individua nel dettaglio la tua attività e le sue caratteristiche secondo la classificazione dell’Istat.

Il codice Ateco individuato per i soggetti che svolgono l’attività di interprete è il seguente:

  • 74.30.00 Traduzione e interpretariato.

Che comprende attività di:

-servizi di traduzione e di interpretariato.

Regime forfettario per interpreti

Dopo aver aperto la tua partita Iva potrai valutare la possibilità di adottare il Regime Forfettario.

Il Regime Forfettario è un regime fiscale che permette di avvalersi di vantaggi di tipo fiscale e contabile, ma per potervi accedere ti saranno richiesti specifici requisiti, che dovrai necessariamente possedere

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Se adotterai il Regime forfettario sarai soggetto ad un’unica imposta detta “sostitutiva” in quanto sostituisce tutte le imposte tradizionalmente pagate nel Regime fiscale ordinario (quali per esempio Irpef, Irap, addizionali regionali e comunali).

L’imposta sostitutiva ha aliquota standard del 15% e può essere ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività se si rispettano precise condizioni.

L’imposta dovrà essere calcolata sul reddito imponibile, il quale si ottiene applicando alle fatture incassate nell’anno il coefficiente di redditività, di cui andiamo subito a parlare nel paragrafo seguente.

Coefficiente di redditività per interpreti

Il coefficiente di redditività previsto per il Codice Ateco per interpreti è del 78%.

Cosa significa?

Il coefficiente del 78% comporta che per ogni anno:

  • il 78% dei tuoi ricavi (fatture incassate) sarà soggetto ad imposta e contributi
  • il 22% dei tuoi ricavi sarà considerato automaticamente la tua spesa “forfettaria” per lo svolgimento dell’attività

Ad esempio, se i tuoi ricavi dell’anno sono di € 1.000:

  • 780 euro saranno soggetti ad imposta e contributi
  • 220 euro saranno le tue spese forfettarie

Nel caso in cui tu abbia spese maggiori di 220 euro, il Regime forfettario potrebbe non essere per te il Regime fiscale più conveniente.

La contribuzione per gli interpreti

Per l’attività di interprete è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata Inps, alla quale dovrai versare i contributi per la tua attività nella misura del 26,23%.

Una peculiarità della Gestione Separata Inps è quella che non prevede il versamento annuale di alcun contributo fisso, pertanto nel caso in cui i ricavi prodotti con la tua Partita Iva in un anno fossero nulli, non avrai alcuna spesa contributiva fissa.

Codice Ateco per interpreti: esempio forfettario

L’interprete Federica, possiede tutti i requisiti richiesti e risulta idonea per il Regime Forfettario.

Alla fine dell’anno, dalla sua attività ha conseguito ricavi per €16.250.

Ricavi: €16.250

Coefficiente di Redditività: 78%

Reddito imponibile: €12.675 (€16.250 x 78%)

Imposta Sostitutiva: €1.901,25 (€12.675 x 15%)

Contributi Inps: €3.324,65 (€12.675 x 26,23%)

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