Che tipo di documentazione è richiesta per poter aprire la p.iva? Sono un architetto iscritto all’ordine quindi già so che dovrò necessariamente iscrivermi a Inarcassa. Volendo però, parallelamente, portare avanti un’attività di consulenza online sarebbe possibile, a un certo punto (cancellandomi dall’albo e non praticando più la professione), passare da Inarcassa a Inps (gestione separata)? So che la domanda non riguarda direttamente la p. Iva ma la previdenza, ma ci provo lo stesso. Lo chiedo perché essere professionista iscritto a un ordine comporta oggi molti limiti per poter fare impresa come per esempio l’impossibilità di iscriversi in Camera di Commercio ecc.
La documentazione richiesta per l’apertura della Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa... dipende dalla tipologia di attività che si vuole aprire.
Per aprire l’attività come architetto sarà sufficiente presentare la pratica all’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di..., in tal caso con il nostro servizio chiediamo solo Carta d’Identità e Codice FiscaleSequenza di caratteri alfanumerici che identifica ogni contribuente (persone fisiche, società, enti eccetera) nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria e con gli altri enti e uffici pubblici. Per....
Anche per l’attività di consulente informatico i documenti da noi richiesti sono i medesimi ma se si vorrà iscrivere in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio... si dovrà presentare specifica pratica a tale ente (non più all’Agenzia delle Entrate).
Come da lei indicato il suo quesito riguarda la disciplina pensionistica, materia nella quale non siamo specializzati. Cercheremo comunque di fornirle indicazioni a lei utili di seguito.
L’Inarcassa prevede che, nel momento in cui si svolge attività di architetto/ingegnere e si sia contestualmente soggetti ad un’altra forma previdenziale (magari perché anche dipendenti o perché si svolgono anche altre attività autonome oltre quella di ingegnere/architetto), si debbano versare i contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono... per l’attività professionale alla Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione... Leggi e non più all’InarcassaCassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, è un ente fondato nel 1958 per assicurare la tutela pensionistica degli ingegneri ed... (a eccezione del contributo integrativo), a comprova di quanto indicato le suggeriamo questa pagina direttamente dell’Inarcassa: Requisiti iscrizione Inarcassa.
Pertanto, lei può aprire la Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo... oggi solamente come architetto, iscrivendosi all’Inarcassa. Se un domani volesse aggiungere una nuova attività come per esempio quella di consulenza (non ci ha specificato in quale ambito), per l’attività di architetto dovrà versare i contributi alla Gestione Separata.