Social media manager: calcolo tasse ed esempi
Se hai aperto la Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa come social media manager o hai intenzione di farlo, una delle prime domande che ti porrai sarà: quante tassePrelevamento di denaro da un soggetto che abbia deciso di usufruire di un determinato servizio. Il contribuente può decidere di non essere soggetto al pagamento della tassa, devo pagare in Forfettario?
Questo articolo, attraverso l’illustrazione del calcolo tasse ed esempi per social media manager in Forfettario, ha lo scopo di spiegarti ciò che sarai tenuto a versare.
Come social media manager in Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo forfettaria dovrai versare:
- L’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% del 15% (che può scendere al 5% in alcuni casi);
- I contributi previdenziali Inps.
Esempio tasse per social media manager Professionista
ImpostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento e contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono li verserai in base al tuo reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di: per ottenerlo, devi moltiplicare ai ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. il coefficiente di redditività, che nel tuo caso, è del 78%.
I contributi li pagherai alla Gestione Separata Inps, alla quale devi iscriverti subito dopo aver aperto la tua Partita Iva, e corrisponderanno alla percentuale del 25,72%.
Il vantaggio di far parte di questa Gestione previdenziale è che verserai i contributi solo se produrrai redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del, a differenza di Artigiani e Commercianti che invece hanno l’obbligo di pagare una contribuzione fissa di circa 3.800 euro anche senza produrre reddito.
Ti facciamo ora un esempio pratico di quanto dovrai versare tra imposta e contributi.
Ricavi: 25.000
Coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice: 78%
Reddito imponibile: 19.500 euro (25.000 x 78%)
Imposta sostitutiva del 15%: 2.925 euro (19.500 x 15%)
Contributi previdenziali del 25,72%: 5.015,40 euro (19.500 x 25,72%)
N.B.: per semplicità, si suppone che non si siano versati i contributi obbligatori nell’anno e che non si abbiano i requisiti per ottenere l’imposta sostitutiva al 5%.
Fattura come social media manager
Se decidi di adottare il Forfettario, nelle fatture dovrai inserire questa voce obbligatoria:
“Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n.190/2014 e successive modificazioni”.
In questo modo si saprà che applichi il forfettario per la tua Partita Iva di social media manager.
L’appartenenza a questo Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ti permette di avere agevolazioni anche in riferimento alle fatture che andrai ad emettere.
Non dovrai infatti applicare la ritenuta d’acconto, ma inserire al suo posto questa dicitura:
“Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1 comma 67 della Legge n.190/2014 e successive modificazioni”.
Nemmeno l’Iva andrà inserita, ma per le fatture superiori ai 77,47 euro dovrai assolvere l’imposta di bollo, una marca da bolloLa marca da bollo è simile a un francobollo ed è utilizzato per attestare l’avvenuto pagamento dei documenti pubblici. Sono acquistabili presso i tabaccai. Sono presenti marche del valore di 2 euro con la frase
“Imposta di bolloRappresenta un’imposta da pagare per determinati documenti, versata tramite l’acquisto della marca da bollo. L’imposta di bollo rappresenta un’imposta indiretta che va a colpire i consumi. Il num. (ID)…………. assolta sull’originale”.
Un altro vantaggio riguarda l’esonero dalla fatturazione elettronica: non avrai infatti questo obbligo e potrai emettere le fatture cartacee.
Ti ricordiamo, infine, che non sarai tenuto all’invio dello SpesometroStrumento introdotto per combattere l’evasione fiscale che prevede l’obbligo di comunicare tutte le operazioni che contengono un ammontare di Iva superiore ai 3.000 euro. Lo spesometro è.