Calcolo tasse ed esempi per informatici in Forfettario

Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per informatici

A te che sei un informatico e svolgi un’attività con Partita Iva individuale, è riservata la possibilità di accedere al Regime forfettario, il quale ti garantisce determinati vantaggi e semplificazioni di tipo contabile e fiscale.

Devi considerare che tale Regime prevede il versamento:

  • dell’imposta sostitutiva con aliquota pari al 15% (oppure al 5% se rispetti precisi requisiti);
  • dei contributi previdenziali obbligatori.

Il calcolo dell’imposta sostitutiva è lo stesso per qualsiasi contribuente, mentre per quanto riguarda i contributi, considera che esistono tre casistiche diverse a seconda che tu sia Artigiano oppure Libero Professionista:

  • Se sei un Professionista senza Cassa Previdenziale specifica (ad esempio consulente informatico), significa che versi i contributi alla Gestione Separata Inps;
  • Se sei un Professionista con Cassa Previdenziale Specifica, versi i contributi ad essa (ad esempio gli Ingegneri informatici ad Inarcassa).

Chiamandosi “Calcolo tasse ed esempi per informatici in Forfettario”, questo articolo non può che mostrarti esempi di calcolo delle tasse per ognuna delle tre situazioni.

Esempi e calcolo tasse per informatici Artigiani

I contributi obbligatori da versare alla Gestione Artigiani sono composti da:

  • Un contributo fisso di 3.818,16 euro fino ad un reddito minimale di 15.878,00 euro;
  • Contributi calcolati applicando il 24% sulla parte di reddito compresa tra 15.878,01 euro e 47.143,00 euro;
  • Contributi determinati con aliquota al 25% sulla parte di reddito tra 47.143,01 euro e 78.572,00 euro.

NB: € 78.752,00 è il reddito massimale, oltre il quale non si pagano più contributi. Ricorda che per i lavoratori con anzianità contributiva decorrente dal 1° Gennaio 1996 il reddito massimale è pari 102.543,00 euro.

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Inoltre, gli Artigiani possono richiedere la riduzione del 35% sui contributi Inps da versare.

Esempio e calcolo tasse per redditi fino a € 15.878:

Ricavi: € 20.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 13.400 (20.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 2.010 (13.400 x 15%)

Contributi fissi: € 3.818,16

Esempio e calcolo tasse per redditi fino a € 47.143:

Ricavi: € 50.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 33.500 (50.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 5.025 (33.500 x 15%)

Contributi fissi (sul reddito minimale): € 3.818,16

Contributi oltre il reddito minimale: € 4.229,28 (33.500 – 15.878 x 24%)

Esempio e calcolo tasse per redditi oltre € 47.143 fino a € 78.572:

Ricavi: € 85.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 56.950 (85.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 8.542,50 (56.950 x 15%)

Contribuzione fissa (sul reddito minimale): € 3.818,16

Contributi oltre il reddito minimale: € 7.503,60 (47.143 – 15.878 x 24%)

Contributi oltre € 47.143: € 2.451,75 (56.950 – 47.143 x 25%)

NB: con ricavi pari a € 85.000 si supererebbe il limite di € 65.000, quindi il prossimo anno non si potrebbe più adottare il Forfettario.

Esempio e calcolo tasse per informatici Professionisti Gestione Separata

Per i Professionisti, a differenza degli Artigiani, non esiste la contribuzione fissa.

Questo significa che i Professionisti versano, a titolo di contributi previdenziali, il 25,72% dell’intero reddito.

Esempio:

Ricavi: € 48.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 32.160 (48.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 4.824 (32.160 x 15%)

Contributi: € 8.271,55 (32.160 x 25,72%)

Esempi e calcolo tasse per informatici Professionisti Cassa Specifica

Ogni Cassa Previdenziale esistente in Italia ha una propria disciplina interna che regola il calcolo della contribuzione dovuta dal professionista.

Quindi, se sei un Professionista informatico e sei iscritto ad una particolare Cassa Previdenziale (come può essere Inarcassa per gli ingegneri informatici), devi fare riferimento al sito della tua Cassa.

Fattura come informatico in Forfettario

Il Regime forfettario ti dà la possibilità di emettere fattura cartacea e quindi non sei obbligato alla fatturazione elettronica.

Puoi dunque scegliere il sistema di fatturazione che ti è più comodo.

In ogni caso, devi indicare ai tuoi clienti che il tuo Regime di appartenenza è il Forfettario, riportando in fattura la seguente dicitura:

Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

Inoltre, dato che sei esonerato dall’Iva e quindi non dovrai inserirla nelle fatture di vendita, dovrai assolvere all’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro.

Oltre ad applicare la marca da bollo in fattura, ricordati di aggiungere la seguente dicitura:

Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Se sei un Professionista informatico, il Regime forfettario ti permette la non applicazione della ritenuta d’acconto.

Questo significa che i tuoi clienti dovranno corrisporti l’intero importo della fattura senza trattenere il 20%.

Di conseguenza, in fattura devi riportare la seguente dicitura:

Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.

I Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps hanno la possibilità di inserire in fattura la rivalsa del 4% Inps.

Esempio fattura informatico Artigiano

Esempio fattura Professionista in Gestione Separata Inps

 

Fattura Professionisti con Cassa previdenziale specifica

 

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