Calcolo tasse ed esempi per consegne a domicilio in Forfettario

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Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per consegne a domicilio

Come avviene il calcolo delle tasse per coloro che effettuano consegne a domicilio ed utilizzano il Regime forfettario?

Questo articolo, attraverso l’applicazione diretta di alcuni esempi pratici, ha la funzione di mostrarti quali e quante tasse pagherai come fattorino in Forfettario.

Attualmente in Italia il Forfettario è il Regime che garantisce maggiori vantaggi e semplificazioni contabili e fiscali.

Se scegli di adottare il Regime forfettario, tieni in considerazione che dovrai pagare:

Inoltre, dovrai iscriverti alla Camera di Commercio, la quale prevede il pagamento del diritto camerale annuale.

Quali tasse in Forfettario per consegne a domicilio?

Il calcolo dell’imposta sostitutiva, così come quello dei contributi obbligatori avviene attraverso l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti.

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Ciò che ne risulta è il reddito imponibile lordo, sul quale si applica l’aliquota contributiva per determinare l’importo in euro dei contributi previdenziali obbligatori.

L’aliquota d’imposta, invece, non si applica al reddito imponibile lordo, poiché prima si possono dedurre da quest’ultimo i contributi obbligatori versati nell’anno, giungendo al reddito imponibile netto (su cui si applica l’aliquota d’imposta al 15% o al 5%).

Quindi ricorda: l’aliquota contributiva agisce sul reddito imponibile lordo, mentre l’aliquota d’imposta sul netto.

Ma quanto vale l’aliquota contributiva e come si calcolano i contributi?

Esempi tasse per consegne a domicilio Commercianti

Considera che esistono due casistiche diverse a seconda che tu sia un rider (o fattorino o pony express) Commerciante oppure Libero Professionista:

I contributi obbligatori da versare alla Gestione Commercianti sono composti da:

  • Un contributo fisso di 4.292,42 euro fino ad un reddito minimale di 17.504 euro;
  • Contributi calcolati applicando il 24,48% sulla parte di reddito compresa tra 17.504 euro e 52.190 euro;
  • Contributi determinati con aliquota al 25,48% sulla parte di reddito tra 48.279 euro e 113.520 euro.

NB.: € 113.520 è il reddito massimale, oltre il quale non si pagano più contributi. Inoltre, coloro che hanno aperto la Partita Iva prima del 1° gennaio 1996, il massimale è pari a € 86.983.

Inoltre, i Commercianti possono richiedere la riduzione del 35% sui contributi Inps da versare.

Obiettivo di questo articolo è mostrarti il calcolo tasse ed esempi per consegne a domicilio in Forfettario, quindi di seguito avrai simulazioni che cercano di riprodurre il più possibile la realtà.

Esempio tasse per redditi fino a € 16.243:

Ricavi: € 22.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 14.740 (22.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 2.211 (14.740 x 15%)

Contributi fissi: € 4.292,42

Esempio tasse per redditi fino a € 52.190:

Ricavi: € 60.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 40.200 (60.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 6.030 (40.200 x 15%)

Contribuzione fissa obbligatoria (sul reddito minimale): € 4.292,42

Contributi oltre il reddito minimale: € 5.782,94 (40.200 – 17.504 x 25,48%)

Esempio tasse per redditi oltre € 52.190 fino a € 113.520:

Ricavi: € 90.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 60.300 (90.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 9.045 (60.300 x 15%)

Contribuzione fissa obbligatoria (sul reddito minimale): € 4.292,42

Contributi oltre il reddito minimale: € 8.837,99 (52.190 – 17.504 x 25,48%)

Contributi oltre € 52.190: € 2.066,43 (60.300 – 52.190 x 25,48%)

NB: con ricavi pari a € 90.000 si supererebbe il limite di € 85.000, quindi il prossimo anno non si potrebbe più adottare il Forfettario.

Per motivi di semplicità, in tutti e tre gli esempi abbiamo ipotizzato di non dedurre i contributi obbligatori versati nell’anno (quindi il reddito imponibile lordo equivale al netto).

Esempio tasse per consegne a domicilio Professionisti Gestione Separata

Per i rider che invece effettuano consegne a domicilio configurandosi come Professionisti, a differenza di quanto avviene per i Commercianti, non esiste la contribuzione fissa.

Questo significa che i Professionisti versano, a titolo di contributi previdenziali, il 26,23% del reddito imponibile lordo.

Esempio:

Ricavi: € 21.000

Coefficiente di redditività: 67%

Reddito: € 14.070 (21.000 x 67%)

Imposta sostitutiva del 15%: € 2.110,50 (14.070 x 15%)

Contributi: € 3.690 (14.070 x 26,23%)

Fattura per consegne a domicilio

Vuoi sapere come deve emettere una fattura chi effettua consegne a domicilio in Forfettario?

Le semplificazioni previste dal Regime forfettario comportano la presenza di determinate diciture all’interno dei documenti di vendita.

Innanzitutto, considera che se decidi di adottare tale Regime quindi non sei obbligato alla fatturazione elettronica se hai percepito ricavi inferiori a 25.000 euro nell’anno precedente. Dal 2024, invece tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;

All’interno della fattura, cartacea o telematica che sia, devi indicare ai tuoi clienti:

  • che il tuo Regime di appartenenza è il Forfettario, attraverso la seguente dicitura:

Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

  • che sei esonerato dall’applicazione dell’Iva e che quindi devi assolvere l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture con importo superiore a 77,47 euro.

In fattura ti basta inserire:

Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Significa che i tuoi clienti dovranno corrisponderti l’intero importo della fattura senza trattenere il 20%.

Di conseguenza, in fattura devi riportare la seguente dicitura:

Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.

N.B: i Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps hanno la possibilità di inserire in fattura la rivalsa del 4% Inps.

 

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