Calcolo tassePrelevamento di denaro da un soggetto che abbia deciso di usufruire di un determinato servizio. Il contribuente può decidere di non essere soggetto al pagamento della tassa, ed esempi in Forfettario per artisti
Questo articolo si chiama “Calcolo tasse ed esempi per artisti in Forfettario” proprio perchè ti aiuteremo a capire come si calcolano le tasse in Forfettario, attraverso l’uso di esempi pratici.
Gli artisti che con la loro Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa individuale usufruiscono dei vantaggi del Regime forfettario, sono tenuti al pagamento:
- dell’imposta sostitutiva con aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per pari al 15% (oppure al 5% se rispetti precisi requisiti);
- dei contributi previdenziali obbligatori, le cui aliquote variano in base a determinati fattori che più avanti approfondiremo.
N.B: Inoltre, se sei Artigiano (dopo vedremo che puoi configurarti come Artigiano o come Libero ProfessionistaLavoratore che esercita la propria attività intellettuale in modo completamente autonomo, senza essere alle dipendenze di nessuno. Per poter esercitare la libera professione è indispensabile l’apertura della) dovrai iscriverti alla Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio, che prevede il pagamento del diritto camerale annuale.
Calcolo tasse ed esempi per artisti Artigiani in Forfettario
Prima di mostrarti degli esempi pratici di calcolo tasse in Forfettario, ti forniamo qualche informazione teorica utile alla comprensione degli esempi.
Calcolo del reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di
Devi sapere che il redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del tassabile si determina attraverso l’utilizzo del coefficiente di redditività, il quale viene applicato ai ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa..
Se dovessimo tradurre quanto appena detto in una “formula matematica”, sarebbe: reddito imponibile lordo= coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice x ricavi.
Calcolo imposta e contributi
Giunti a questo punto:
- Per calcolare i contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono da versare, applichiamo l’aliquota contributiva al reddito imponibile lordo (reddito imponibile lordo x aliquota contributiva).
- Per calcolare l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5%, invece, non applichiamo l’aliquota d’impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento (al 15% o al 5%) direttamente al reddito imponibile lordo, bensì al reddito imponibile netto.
Questo significa che dal reddito imponibile lordo possiamo dedurre i contributi obbligatori versati nell’anno prima di applicare l’aliquota d’imposta.
Approfondimento sui contributi
Come avrai sicuramente notato, ti abbiamo detto a quanto ammonta l’aliquota d’imposta, ma non abbiamo fatto lo stesso per l’aliquota dei contributi.
Questo perché esistono diverse situazioni, a seconda che tu sia Artigiano oppure Libero Professionista:
- Se sei Artigiano, allora versi i contributi alla Gestione Artigiani InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del;
- Se sei un Professionista, significa che versi i contributi alla Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione Inps se lavori con soggetti privati; oppure all’Enpals se lavori con soggetti facenti parte del mondo dello spettacolo.
I contributi obbligatori da versare alla Gestione Artigiani sono composti da:
- Un contributo fisso di circa 3.905,76 euro fino ad un reddito minimale di 16.243 euro circa;
- Contributi calcolati applicando il 24% sulla parte di reddito compresa tra 16.243 euro e 48.279 euro;
- Contributi determinati con aliquota al 25% sulla parte di reddito tra 48.279 euro e 105.014 euro.
N.B: € 105.014 è il reddito massimale, oltre il quale non si pagano più contributi.
Inoltre, gli Artigiani possono richiedere la riduzione del 35% sui contributi Inps da versare.
Esempio tasse per redditi fino a € 16.243 (artigiani):
Ricavi: € 17.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 11.390 (17.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 1.708,50 (11.390 x 15%)
Contributi fissi: € 3.905,76
Esempio tasse per redditi fino a € 48.279 (artigiani):
Ricavi: € 55.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 36.850 (55.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 5.527,50 (36.850 x 15%)
Contributi fissi (sul reddito minimale): € 3.905,76
Contributi oltre il reddito minimale: € 5.151,75 (36.850 – 16.243 x 25%)
Esempio tasse per redditi oltre € 48.279 fino a € 105.014 (artigiani):
Ricavi: € 78.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 52.260 (78.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 7.839 (52.260 x 15%)
Contribuzione fissa (sul reddito minimale): € 3.905,76
Contributi oltre il reddito minimale: € 8.009 (48.279 – 16.243 x 25%)
Contributi oltre € 48.279: € 995,25(52.260 – 48.279 x 25%)
NB: con ricavi pari a € 78.000 si supererebbe il limite di € 65.000, quindi il prossimo anno non si potrebbe più adottare il Forfettario.
Calcolo tasse ed esempi per artisti Professionisti Gestione Separata
Gli artisti inquadrati come Liberi Professionisti versano, a titolo di contributi previdenziali, il 26,23% del reddito imponibile lordo alla Gestione Separata Inps.
Abbiamo visto in precedenza che oltre alla Gestione Separata alcuni professionisti versano i contributi all’Enpals.
Puoi visitare la pagina dell’Inps in cui si ha accesso al servizio Enpals, al fine di ottenere informazioni sul tema della contribuzione.
Di conseguenza, l’esempio di seguito sarà relativo solamente alla Gestione Separata Inps.
Esempio:
Ricavi: € 43.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 28.810 (43.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 4.321,50 (28.810 x 15%)
Contributi Gestione Separata: € 7.556,86 (28.810 x 26,23%)
FatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi. come artista
Dato che dal 1° Gennaio 2019 è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica, i contribuenti che restano al di fuori del Regime forfettario sono obbligati a fatturare telematicamente ai propri clienti.
Chi aderisce al Forfettario, invece, non è obbligato ad emettere fattura elettronica (solo verso gli Enti Pubblici deve fatturare elettronicamente).
Se decidi di rientrare nel Regime Forfettario con la tua Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo da artista, all’interno della fattura, cartacea o telematica che sia, devi indicare ai tuoi clienti che sei in Forfettario attraverso la seguente dicitura:
“Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.
Inoltre, siccome sei esonerato dall’Iva e quindi non dovrai inserirla nelle fatture di vendita, hai l’obbligo di:
- assolvere l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro;
- riportare in fattura la dicitura: “Imposta di bolloRappresenta un’imposta da pagare per determinati documenti, versata tramite l’acquisto della marca da bollo. L’imposta di bollo rappresenta un’imposta indiretta che va a colpire i consumi. Il da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.
Se sei un Professionista, il Regime forfettario ti dà la possibilità di non applicare la ritenuta d’acconto.
Questo significa che i tuoi clienti dovranno corrisponderti l’intero importo della fattura senza trattenere il 20%.
Di conseguenza, in fattura devi riportare la seguente dicitura:
“Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.
I Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps hanno la possibilità di inserire in fattura la rivalsa del 4% Inps.
2 commenti su “Calcolo tasse ed esempi per artisti in Forfettario”
Salve, nel regime forfettario come vanno gestiti gli acquisti come pittura, stucco, ecc ecc?
Buongiorno Gabriele,
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La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!