Calcolo tasse ed esempi per affitti brevi in Forfettario

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Affitti brevi in Forfettario: calcolo tasse ed esempi

Il calcolo delle tasse per chi guadagna grazie ad affitti brevi eseguiti con Partita Iva in Forfettario è molto semplice. Innanzitutto, con il termine tasse ci riferiamo alle uniche due voci di costo relative al rapporto con il Fisco, ossia imposta sostitutiva e contributi.

Dovrai pagare l’imposta sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, mentre i contributi alla Gestione Commercianti Inps.

Per te che ti occupi di affitti brevi c’è un’importante agevolazione: non sarai costretto a versare i contributi fissi, ossia quei contributi che tutti gli altri Commercianti pagano anche in caso di reddito pari a zero.

Passiamo ora alla trattazione del calcolo tasse ed esempi per affitti brevi in Forfettario.

Esempi tasse per affitti brevi

Imposta sostitutiva affitti brevi in Forfettario

L’imposta sostitutiva prevede l’applicazione dell’aliquota del 15% sul reddito imponibile. In realtà, esiste un’altra aliquota, pari al 5%, che però può essere utilizzata solamente rispettando alcune condizioni.

Indipendentemente da quale sia l’aliquota utilizzata, il calcolo dell’imposta è il medesimo: si applica il coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti, ottenendo il reddito imponibile lordo. Non è su questo però che agisce l’aliquota d’imposta, perché si devono prima dedurre i contributi previdenziali obbligatori versati, giungendo così al reddito imponibile netto.

Effettuata la deduzione dei contributi, si applica il 15% o il 5% sul reddito imponibile netto e si determina così l’imposta da versare.

Contributi affitti brevi in Forfettario

Se l’aliquota d’imposta si applica sul reddito imponibile netto, l’aliquota dei contributi agisce invece sul reddito imponibile lordo.

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I contributi obbligatori da versare alla Gestione Commercianti INPS sono composti da:

  • Contributi calcolati applicando il 24,48% sulla parte di reddito inferiore a 52.190€;
  • Contributi determinati con aliquota al 25,48% sulla parte di reddito tra 52.190€ e 113.520€.

N.B.: 113.520,00€ è il reddito massimale, oltre il quale non si pagano più contributi. Ricorda che per i lavoratori con anzianità contributiva decorrente dal 1° Gennaio 1996 il reddito massimale è pari 86.983,00 €.

Inoltre, potrai richiedere la riduzione del 35% sui contributi Inps da versare, col rischio però di vederti ridotte anche le settimane accreditate ai fini pensionistici.

Esempio tasse per redditi fino a € 52.190:

Ricavi: € 55.000
Coefficiente di redditività: 40%
Contributi previdenziali versati nell’anno: € 8.000
Reddito imponibile lordo: € 22.000 (55.000 x 40%)
Reddito imponibile netto: € 14.000 (22.000 – 8.000)
Imposta sostitutiva del 15%: € 2.100 (14.000 x 15%)
Contributi alla Gestione Commercianti: € 5.385,6 (22.000 x 24,48%)

Esempio tasse per redditi oltre € 52.190 fino a € 113.520:

Ricavi:€ 150.000
Coefficiente di redditività:40%
Contributi previdenziali versati nell’anno:12.000 €
Reddito imponibile lordo:€ 60.000 (150.000 x 40%)
Reddito imponibile netto:€ 48.000 (60.000 – 12.000)
Imposta sostitutiva del 15%:€ 7.200 (48.000 x 15%)
Contributi entro i € 52.190:€ 12.776,11 (52.190 x 24,48%)
Contributi oltre € 52.190:€ 1.989,99 (60.000 – 52.190 x 25,48%)

N.B.: con ricavi pari a € 120.000 si supererebbe il limite di € 85.000, quindi il prossimo anno non si potrebbe più adottare il Forfettario.

Fattura per affitti brevi

Dal 1° Gennaio 2019 è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica: infatti tutti i contribuenti che non adottano il Regime Forfettario sono obbligati a fatturare telematicamente ai propri clienti. Chi aderisce al Forfettario, invece, non è obbligato ad emettere fattura elettronica se nel 2021 ha incassato meno di 25.000 euro. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica.

Se decidi di rientrare nel Regime Forfettario con la tua Partita Iva per affitti brevi, all’interno della fattura, cartacea o telematica che sia, devi indicare ai tuoi clienti che sei in questo Regime fiscale attraverso la seguente dicitura: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

Inoltre, siccome sei esonerato dall’Iva e quindi non dovrai inserirla nelle fatture di vendita, dovrai:

  • assolvere l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori ai 77,47 euro;
  • riportare in fattura la dicitura: “Imposta di bollo num. da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Esempio fattura Commerciante

Fattura - Commercianti-Affitti brevi

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