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Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per veterinari
Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per veterinari come funziona? Innanzitutto, considera che aderendo al Regime Forfettario dovrai pagare:
- l’imposta sostitutiva con aliquota al 15% (o al 5% per determinati soggetti);
- i contributi previdenziali obbligatori.
Mentre l’imposta va versata allo Stato, i contributi sono destinati all’ENPAV, ossia la Cassa di Previdenza dedicata all’Ordine dei veterinari.
Calcolo dell’imposta sostitutiva per veterinari in Forfettario
Come avviene il calcolo dell’imposta sostitutiva con aliquota al 15% (o 5%)? Per prima cosa dobbiamo determinare il reddito imponibile su cui far agire l’aliquota d’imposta.
Reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. E' sul reddito imponibile così ottenuto che si calcolano l'imposta sostitutiva e i contributi... Leggi = ricavi x coefficiente di redditività (per i veterinari il coefficiente di redditività è pari al 78%).
Ottenuto il reddito, non applichiamo subito l’aliquota di imposta: prima possiamo dedurre i contributi obbligatori versati nell’anno, al fine di abbassare il reddito.
Ora possiamo applicare l’aliquota di imposta (15% oppure 5%) al reddito e determinare l’imposta in euro da versare allo Stato.
Esempio:
RicaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi: 11.000 €
Coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice ATECO, ha un coefficiente di redditività differente. Per esempio, per coloro che svolgono attività professionali è del 78%,... Leggi: 78%
ContributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono prelievi coattivi di ricchezza (prelevati dallo Stato o dalla Pubblica Amministrazione in forza della loro potestà impositiva). Essi... Leggi obbligatori versati nell’anno in corso: 1.000
RedditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del godimento di un bene o dell'effettuazione di una operazione. Leggi imponibile lordo: 8.580 € (11.000 x 78%)
Reddito imponibile netto: 7.580 € (8.580 – 1.000)
ImpostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento delle imposte in forza della sovranità riconosciutagli dalla legge. L’imposta presenta alcuni elementi essenziali come: Il presupposto, l’evento... Leggi dovuta: 1.137 € (7.580 x 15%)
Calcolo dei contributi obbligatori per veterinari in Forfettario
I veterinari versano i contributi previdenziali obbligatori all’ENPAVL'Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari (ENPAV) è un ente gestore del sistema pensionistico obbligatorio che ha lo scopo di provvedere al trattamento pensionistico dei veterinari ad esso iscritti. Sito ufficiale: ENPAV Leggi, l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinari.
Dovrai fare riferimento alla disciplina interna dell’ENPAV per sapere come vengono calcolati i contributi ed entro quando dovrai pagarli.

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FatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi. Leggi come veterinario
Chi adotta il Regime Forfettario non è obbligato alla fatturazione elettronica. Questo vuol dire che sei libero di scegliere se emettere fatture in formato cartaceo oppure telematico.
A prescindere da quale modalità di fatturazione scegli, ricordati di inserire in fattura la dicitura con la quale comunichi ai tuoi clienti che sei un contribuente in Forfettario:
“Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e
successive modificazioni”.
Una delle semplificazioni più significative apportate dal Regime forfettario è l’esonero dall’applicazione dell’Iva. Quindi, nel momento in cui fatturi ad un cliente non devi aggiungergli l’IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi.
Questo ti permette di essere competitivo sul mercato, in quanto i tuoi prezzi non sono comprensivi di Iva (puoi permetterti di mantenere prezzi più bassi rispetto alla concorrenza).
Attenzione: ricorda di pagare l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro.
Aggiungi sempre la seguente dicitura in fattura:
“Imposta di bolloRappresenta un’imposta da pagare per determinati documenti, versata tramite l’acquisto della marca da bollo. L’imposta di bollo rappresenta un’imposta indiretta che va a colpire i consumi. Il presupposto di tale tipologia di imposta è rappresentato dall'esistenza di un atto, documento redatto in forma scritta. Esistono... Leggi da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.
Infine non dovrai applicare la ritenuta d’acconto del 20% in fattura: il tuo cliente dovrà corrisporti l’intero importo della fattura.
Ti basta aggiungere in fattura:
“Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma
67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.