Truccatori: calcolo tassePrelevamento di denaro da un soggetto che abbia deciso di usufruire di un determinato servizio. Il contribuente può decidere di non essere soggetto al pagamento della tassa, ed esempi
Se hai aperto o hai intenzione di aprire la Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa per truccatori adottando il Regime Forfettario, sicuramente ti sarai domandato quante tasse dovrai versare.
Nel Regime Forfettario si è soggetti a due uscite:
- Imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5%
- ContributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono previdenziali
Entrambi vengono calcolati sul reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di: quest’ultimo è il risultato dell’applicazione del coefficiente di redditività ai ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. conseguiti.
Il coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice per l’attività di truccatore è del 67%.
L’imposta sostitutiva che dovrai versare è del 15%, ma hai la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni di attività rispettando precise condizioni.
I contributi previdenziali ai quali sarai soggetto dipendono invece dal Codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si che adotti in fase di apertura della Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo e di conseguenza se ti classifichi come Artigiano o come Professionista.
Se ti classifichi come Artigiano:
- Dovrai iscriverti alla Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio, a cui versare il diritto camerale una volta all’anno;
- Dovrai iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, a cui versare i contributi.
Se ti qualifichi invece come Professionista:
- Dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps e versare lì i tuoi contributi.
Procediamo ora ad analizzare nel dettaglio entrambe le situazioni, per far sì che sia il più chiaro possibile il calcolo delle tasse ed esempi in Forfettario per truccatori.
Calcolo tasse ed esempi per truccatori Artigiani
Se scegli di aprire la Partita Iva come truccatore Artigiano, oltre all’impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento sostitutiva, dovrai versare i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del.
Sarai soggetto a contributi fissi obbligatori, indipendentemente dal redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del che conseguirai, e dovrai versarli nel modo seguente:
- Per il reddito compreso tra 0 e 15.953 euro: dovrai versare circa 3.840 euro di contributi fissi obbligatori;
- Per il reddito superiore a 15.953 euro: oltre ai contributi fissi, li verserai per il 24% del reddito eccedente il minimale.
Essendo iscritto alla Camera di Commercio, dovrai versare il diritto camerale una volta all’anno, che varia a seconda della Provincia ma ammonta a circa 50 euro.
Come Artigiano appartenente a questa Gestione previdenziale, hai diritto a richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare, inviando online il modulo all’Inps.
Se, utilizzando la riduzione del 35% non arriverai a versare almeno i contributi fissi obbligatori, ti verranno ridotte le settimane accreditate a fini pensionistici.
Ti facciamo ora due esempi, sia per il reddito inferiore a 15.953 euro, sia per quello di importo superiore, supponendo per semplicità che non si siano versati i contributi fissi obbligatori nell’anno.
Esempio 1 (sotto i 15.878 euro di reddito)
Ricavi: 15.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibile: 10.050 euro (15.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: 1.507,50 euro (10.050 x 15%)
Contributi fissi: 3.840 euro
Esempio 2 (sopra i 15.953 euro di reddito)
Ricavi: 30.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibile: 20.100 euro (30.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: 3.015 euro (20.100 x 15%)
Contributi fissi: 3.840 euro
Contributi eccedenti il minimale: 995,28 euro (20.100 – 15.953 x 24%)
Calcolo tasse ed esempi per truccatori Professionisti
Se ti classifichi come truccatore Professionista perché effettui pura consulenza sul make-up, dovrai iscriversi alla Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione Inps e versare i contributi per il 25,72% del tuo reddito imponibile. Qualificandoti in questo modo, verserai i contributi in base ai tuoi ricavi, senza fissi obbligatori.
Anche qui ti riportiamo un esempio di imposta e contributi ai quali sarai soggetto, supponendo sempre tu non abbia versato nell’anno i contributi obbligatori, altrimenti questi andrebbero dedotti dal reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva.
Esempio
Ricavi: 25.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibile: 16.750 euro (25.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: 2.512,50 euro (16.750 x 15%)
Contributi previdenziali del 25,72%: 4.308,10 euro (16.750 x 25,72%)
FatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi. come truccatore
Per adottare il Regime Forfettario, devi utilizzare un comportamento concludente, comportandoti cioè come un contribuente forfettario a tutti gli effetti.
A tal proposito, è fondamentale compilare le fatture nel modo corretto, inserendo tutti i dati completi e le voci obbligatorie, prima tra tutte quella che fa capire ai tuoi clienti la tua natura forfettaria: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n.190/2014 e successive modificazioni”.
Nelle fatture, non dovrai applicare l’Iva ma inserire l’imposta di bollo, una marca da bolloLa marca da bollo è simile a un francobollo ed è utilizzato per attestare l’avvenuto pagamento dei documenti pubblici. Sono acquistabili presso i tabaccai. Sono presenti marche del valore di 2 euro per gli importi superiori ai 77,47 euro e la seguente dicitura: “Imposta di bolloRappresenta un’imposta da pagare per determinati documenti, versata tramite l’acquisto della marca da bollo. L’imposta di bollo rappresenta un’imposta indiretta che va a colpire i consumi. Il num. (ID)… assolta sull’originale”.
Se la tua attività è soggetta alla ritenuta d’acconto, adottando il Regime Forfettario ne sarai esonerato e dovranno pertanto corrisponderti l’intero importo della tua prestazione lavorativa; in questo caso dovrai inserire in fattura la frase “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1 comma 67 della Legge n.190/2014 e successive modificazioni”.
Tra i numerosi vantaggi che questo Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ti riserva, uno riguarda la fatturazione elettronica: ne sarai infatti esonerato e potrai continuare ad emettere fatture cartacee.