Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per registi

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Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per registi

Quante tasse paga un regista in Regime forfettario? Durante l’anno dovrai versare:

Attraverso l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti l’anno precedente possiamo procedere al calcolo dell’imposta sostitutiva e dei contributi obbligatori.

In pratica, bisogna moltiplicare il coefficiente di redditività ai ricavi, ottenendo così il reddito imponibile lordo. Si dedurranno da quest’ultimo i contributi obbligatori versati nell’anno in corso e si giungerà al reddito imponibile netto. Su questo si applicherà l’aliquota d’imposta al 15% (o al 5%), per ottenere l’importo da versare allo Stato.

Per quanto riguarda i contributi, essendo tu un regista inquadrato come Libero professionista e non avendo una Cassa previdenziale dedicata, dovrai versare i contributi obbligatori alla Gestione Separata Inps.
Il calcolo dei contributi obbligatori è molto semplice: basta applicare il 26,23% sul reddito imponibile lordo.

In questo articolo riuscirai a comprendere meglio il calcolo delle tasse ed esempi in Forfettario per registi.

Esempi tasse per Registi in Gestione Separata Inps

Ti mostriamo un esempio di tasse che pagherebbe un regista in Forfettario. Eseguiremo sia il calcolo dell’imposta sostitutiva che dei contributi obbligatori.

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Esempio:

Ricavi: € 22.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 14.740 (22.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 2.211 (14.740 x 15%)
Contributi: € 3.866,30 (14.740 x 26,23%)

N.B.: per semplicità abbiamo ipotizzato che i contributi previdenziali obbligatori versati nell’anno fossero pari a zero. In questo modo il reddito imponibile lordo corrisponde al netto.

Fattura come regista

Il Regime forfettario ti dà la possibilità di emettere fattura cartacea se nel 2021 hai incassato meno di 25.000 euro. Dal 2024, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica.

All’interno della fattura, cartacea o telematica che sia, devi indicare ai tuoi clienti che sei in Regime forfettario attraverso la seguente dicitura: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

Essendo esonerato dall’Iva, non dovrai inserirla nelle fatture di vendita e dovrai assolvere l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro e riportare la dicitura: “Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Inoltre, il Regime forfettario ti permette la non applicazione della ritenuta d’acconto: questo significa che i tuoi clienti dovranno corrispondere l’intero importo della fattura senza trattenere il 20%.
Di conseguenza, in fattura devi riportare la seguente dicitura: “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.

Infine, i Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps hanno la possibilità di inserire in fattura la rivalsa del 4% Inps.

Esempio fattura Professionista

Fattura- registi

 

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