Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per periti agrari

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Periti agrari in Forfettario: calcolo tasse ed esempi

Come perito agrario che aderisce al Regime Forfettario dovrai versare:

  • l’imposta sostitutiva con aliquota al 15% (o al 5% per determinati soggetti);
  • contributi previdenziali obbligatori da versare alla Fondazione ENPAIA.

In questo articolo ti mostreremo il calcolo delle tasse ed esempi in Forfettario per periti agrari.

Calcolo dell’imposta sostitutiva per periti agrari in Forfettario

Come calcolo l’imposta da versare all’Agenzia delle Entrate? Innanzitutto, applichi il coefficiente di redditività associato alla tua attività di perito agrario, che è del 78%, ai ricavi che hai conseguito lo scorso anno, determinando così il reddito imponibile lordo.

Da quest’ultimo puoi ancora dedurre i contributi previdenziali obbligatori versati nell’anno, ottenendo il reddito imponibile netto.

Sul reddito imponibile netto applichi l’imposta sostitutiva del 15% o del 5%.

Esempio:

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Ricavi: 21.000 €
Coefficiente di redditività78%
Contributi obbligatori versati nell’anno in corso: 2.000 €
Reddito imponibile lordo: 16.380 € (21.000 x 78%)
Reddito imponibile netto: 14.380 € (16.380 – 2.000)
Imposta dovuta: 2.157 € (14.380 x 15%)

Calcolo dei contributi obbligatori per periti agrari in Forfettario

I periti agrari versano i contributi previdenziali obbligatori all’ENPAIA, l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura.

Dovrai fare riferimento alla disciplina interna dell’ENPAIA per sapere come vengono calcolati i contributi ed entro quando dovrai pagarli.

Fattura come perito agrario in Forfettario

Se decidi di adottare il Regime forfettario come perito agrario, non sarai obbligato ad emettere le tue fatture in formato elettronico se nel 2021 hai incassato meno di 25.000. Invece, dal 2024, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica.

A prescindere da quale modalità di fatturazione scegli, ricordati di inserire in fattura la dicitura obbligatoria con la quale comunichi ai tuoi clienti che sei un contribuente in Forfettario: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

Una delle semplificazioni più significative apportate dal Regime forfettario è l’esonero dall’applicazione dell’Iva, ma ricorda di versare l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro e di inserire questa voce: “Imposta di bollo da 2 euro num. assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Infine, non dovrai applicare la ritenuta d’acconto del 20% in fattura: il tuo cliente dovrà corrisponderti l’intero importo e dovrai aggiungere la dicitura: “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.

Esempio fattura perito agrario

fattura cassa specifica perito agrario

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