Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per coach

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Coach: calcolo tasse ed esempi in Forfettario

Quante tasse paga un coach in Regime forfettario? Per poter rispondere a questa domanda è essenziale comprendere che da contribuente forfettario sei tenuto al versamento:

Come si calcola l’imposta sostitutiva? L’aliquota d’imposta (del 15% o 5%) agisce sul reddito imponibile, che è dato dall’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. Per i coach il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Quindi:

  • reddito imponibile= coefficiente di redditività x ricavi
  • imposta dovuta= reddito imponibile x 15% (o 5%).

N.B.: in realtà bisogna distinguere tra reddito imponibile lordo e reddito imponibile netto. Infatti, applicando il coefficiente di redditività ai ricavi si ottiene il reddito imponibile lordo. Se poi deduciamo da questo i contributi obbligatori versati nell’anno si ricava il reddito imponibile netto (ossia il valore su cui agisce l’aliquota d’imposta).

I contributi previdenziali obbligatori dovrai versarli alla Gestione Separata Inps, applicando un’aliquota del 26,23% sul reddito imponibile lordo. Infatti, in Gestione Separata rientrano tutti i professionisti che, come te, non hanno una cassa previdenziale specifica.

In questo articolo abbiamo l’obiettivo di spiegarti al meglio il calcolo tasse ed esempi in Forfettario per coach.

Calcolo tasse ed esempi in Forfettario per coach Gestione Separata

Ti mostriamo ora un esempio delle tasse che pagherebbe un coach in Forfettario. Eseguiremo sia il calcolo dell’imposta sostitutiva che dei contributi obbligatori.

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Esempio:

Ricavi: € 17.000
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito: € 13.260 (17.000 x 78%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 1.989 (13.260 x 15%)
Contributi: € 3.478 (13.260 x 26,23%)

N.B.: per semplicità abbiamo ipotizzato che i contributi previdenziali obbligatori versati nell’anno fossero pari a zero. In questo modo il reddito imponibile lordo corrisponde al netto.

Fattura come coach

La fattura di un coach (o formatore) in Forfettario è diversa da quella di un contribuente in Regime ordinario. Difatti, il Forfettario prevede alcuni esoneri e semplificazioni, la cui presenza deve essere indicata all’interno della fattura emessa.

Ad esempio, il Regime forfettario ti permette la non applicazione della ritenuta d’acconto e quindi in fattura dovrai riportare la seguente dicitura: “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014 e successive modificazioni”.

Aderendo al Forfettario con la tua Partita Iva da coach non sei obbligato alla fatturazione elettronica in caso di ricavi inferiori a 25.000 euro nel 2021: in caso contrario, hai l’obbligo di fatturazione elettronica.

In ogni caso, in fattura devi indicare ai tuoi clienti che sei in Regime forfettario, attraverso la seguente dicitura: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni”.

Infine, essendo esonerato dall’applicazione dell’Iva, non dovrai inserirla nelle fatture di vendita ma dovrai assolvere l’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 euro, ricordandoti di riportare la dicitura: “Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

N.B.: I Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps hanno la possibilità di inserire in fattura la rivalsa del 4% Inps.

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