Aprire Partita Iva per medico

Iscriviti gratis e ricevi subito assistenza fiscale gratuita

All’interno della piattaforma FlexSuite puoi anche simulare le tasse da pagare, scaricare guide fiscali, utilizzare il gestionale di fatturazione e molto altro.

Aprire Partita Iva per medico

Come aprire Partita Iva per medico

Se vuoi sapere come aprire Partita Iva per medico, la prima cosa da fare è iscriversi all’Albo professionale della tua categoria per poter svolgere tale professione.

Successivamente dovrai aprire la tua partita Iva e adottare il codice Ateco relativo, che potrai scegliere tra uno dei seguenti:

  • 86.22.01 – Prestazioni sanitarie svolte da chirurghi
  • 86.22.05 – Studi di omeopatia e di agopuntura
  • 86.22.06 – Centri di medicina estetica

Calcola gratis le tasse da pagare e richiedi assistenza fiscale​

Inizia Gratis
  • 86.22.09 – Altri studi medici specialistici e poliambulatori
  • 86.21.00 – Servizi degli studi medici di medicina generale

Infine, dovrai iscriverti presso l’Enpam, la Cassa previdenziale specifica per la tua professione di medico.

A questo punto devi scegliere il Regime Fiscale da adottare e la tua scelta potrà ricadere sul Forfettario o Ordinario Semplificato.

Ma quali sono le differenze tra questi due regimi fiscali?

Il Regime Forfettario, considerato “agevolato” per i numerosi vantaggi che comporta, prevede che:

  • si paghi un’unica imposta, detta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre dell’Ordinario semplificato (Irpef, Irap, ecc.);
  • imposta e contributi si versino sul reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti;
  • le spese siano determinate in modo forfettario in base al coefficiente di redditività specifico associato al tuo Codice Ateco;
  • non si applichi la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi;
  • non si abbia l’obbligo di fatturazione elettronica se nel 2021 si sono registrati ricavi inferiori a 25.000 euro. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • non devi inviare lo spesometro;
  • non si applichi l’Iva sulle fatture ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro per tutte le fatture superiori ai 77,47 euro.

Per poter applicare il Regime Forfettario bisogna rispettare determinati requisiti, il più importante è non superare il limite di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

Il Regime Ordinario Semplificato prevede che non si superino invece i 500.000 euro di ricavi all’anno ed inoltre bisogna obbligatoriamente registrare:

  • beni ammortizzabili
  • incassi e pagamenti
  • fatture di vendita e di acquisto

Le caratteristiche del Regime Ordinario semplificato sono le seguenti:

  • Irpef da versare secondo il classico meccanismo a scaglioni;
  • si devono versare eventualmente anche Irap, addizionali regionali e comunali, ecc.;
  • versamento dell’Iva (se applicata in fattura);
  • obbligo della fatturazione elettronica;
  • si deve inviare lo spesometro;
  • devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ARTICOLI SIMILI