Consulenti della sicurezza: aprire Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa
Quali sono i passi da seguire per aprire Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo per consulenti della sicurezza?
Per attivare la tua nuova Partita Iva devi trasmettere all’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di il modello AA9/12, da compilare inserendo i tuoi dati personali, indicando se desideri accedere al Regime forfettario e comunicando il Codice ATECOIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si che intendi scegliere per la tua attività di consulente per la sicurezza sul lavoro.
Nel tuo caso potrai utilizzare:
- 74.90.21 – Consulenza sulla sicurezza ed igiene dei posti di lavoro
- 74.90.29 – Altra attività di consulenza in materia di sicurezza (se svolgi consulenza in tema di sicurezza non in connessione con l’attività di vigilanza o in tema di sicurezza di prodotti non connessi all’analisi tecnica degli stessi).
Dopo aver aperto la tua Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate dovrai aprire la tua posizione contributiva presso la Gestione Separata Inps, a cui verserai i contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono previdenziali obbligatori.
Per quanto concerne l’Inail, puoi non iscriverti solamente se lavori in piena autonomia (cioè se non hai alcun lavoratore alle tue dipendenze).
Regime Forfettario o Semplificato: le differenze
Nel paragrafo precedente ti accennavamo che per aprire la tua Partita Iva come consulente della sicurezza presso l’Agenzia delle Entrate, devi indicare (nel quadro B del modulo AA9/12) se desideri accedere al Regime agevolatoRegime con vantaggi contabili e fiscali, al quale si può aderire se si rispettano determinati requisiti. Al momento l’unico regime agevolato presente in Italia è il Regime, ossia il Forfettario. Il Forfettario viene definito in questo modo perché prevede diverse agevolazioni e semplificazioni contabili e fiscali.
Quindi, perlomeno sulla carta, è il Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime più conveniente in Italia. Se non scegli il Forfettario, puoi rientrare nel Regime SemplificatoIl Regime Semplificato è un particolare Regime fiscale che consente di ottenere diversi vantaggi di natura contabile e fiscale. Può essere adottato da tutti coloro che non, ma per entrambi devi rispettare alcuni limiti di accesso:
- Nel Semplificato i tuoi ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. non devono superare la soglia di 400.000 euro se vendi servizi e quella dei 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività;
- Nel Forfettario i tuoi ricavi non devono eccedere i 65.000 euro e devi assicurarti inoltre di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione.
Questa appena descritta rappresenta la prima differenza tra i due Regimi, ma ne esistono tante altre. Quali differenze esistono tra il Forfettario e il Semplificato?
- Se in Forfettario il tuo redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del è soggetto al’imposta sostitutiva del 15% (o del 5%, come vedremo nel prossimo paragrafo), in Semplificato le aliquote IrpefL’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del vanno dal 23 al 43%, in base alla fascia di reddito in cui si rientra;
- In Forfettario il reddito si calcola attraverso il coefficiente di redditività, mentre in Semplificato il reddito lo si trova attraverso la sottrazione tra ricavi e costi (dello scorso esercizio);
- Se adotti il Forfettario non includi l’Iva nelle fatture che emetti (quindi non dovrai dichiarare e liquidare l’Iva), ma in compenso dovrai pagare l’imposta di bollo da 2 euro per quelle superiori ai 77,47 €;
- Chi aderisce al Regime Forfettario ha l’obbligo di fatturazione elettronica solo nei confronti della Pubblica AmministrazioneAbbreviata spesso con PA, è un ente amministrativo utilizzato dal Governo come strumento per la messa in pratica delle scelte politiche. All’interno della pubblica amministrazione rientra l’insieme, quindi se vendi ad un soggetto privato puoi anche emettere fatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi. cartacea; in Semplificato non hai questa scelta perché sei obbligato alla fattura elettronicaLa fattura elettronica si differenzia da una fattura cartacea, in generale, solo per due aspetti: • va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone; verso chiunque;
- In Forfettario non avviene l’applicazione della ritenuta d’acconto per i professionisti;
- In Forfettario non sei obbligato all’invio dello SpesometroStrumento introdotto per combattere l’evasione fiscale che prevede l’obbligo di comunicare tutte le operazioni che contengono un ammontare di Iva superiore ai 3.000 euro. Lo spesometro è.
TassePrelevamento di denaro da un soggetto che abbia deciso di usufruire di un determinato servizio. Il contribuente può decidere di non essere soggetto al pagamento della tassa, al 5% per le nuove Partite Iva consulente della sicurezza in Regime Forfettario. Puoi accedere?
Chi rientra nel Regime Forfettario paga un’aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per di impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento pari al 15%. Questa è l’aliquota standard, ma ne esiste un’altra più bassa: l’imposta sostitutiva ridotta al 5% per 5 anni.
Non tutti però possono avere questa agevolazione. Ne sei escluso, infatti, se:
- Svolgi un’attività che è una semplice prosecuzione di una che già svolgevi, anche se come lavoratore dipendente o impresa familiareImpresa nella quale prestano attività di lavoro continuativo nel tempo il coniuge e i familiari del titolare (fino al terzo grado di parentela o secondo grado di;
- Nei tre anni precedenti all’apertura della tua Partita Iva svolgevi attività d’impresaL’impresa è un’attività economica finalizzata alla produzione/distribuzione di beni o servizi. L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore. Perché si possa parlare di attività d’impresa, questa attività deve presentare anche in forma associata o familiare;
- Rilevi un’attività già avviata da un altro soggetto e tale attività non rispetta i limiti per poter accedere al Forfettario.
Ricorda che, qualora tu avessi già aperto Partita Iva in passato, potresti applicare comunque l’imposta al 5%. L’importante è che:
- hai i requisiti per accedere al Forfettario;
- rispetti i limiti elencati sopra;
- sei ancora nel quinquennio di apertura.
Tasse da pagare nell’anno in Forfettario per una Partita Iva come consulente della sicurezza
Quanto pago di tasse se voglio aprire Partita Iva per consulenti della sicurezza?
Durante l’anno sarai obbligato al pagamento:
- dell’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% del 15% o del 5%;
- dei contributi previdenziali obbligatori.
Come avviene il calcolo dell’imposta sostitutiva? Innanzitutto, viene chiamata sostitutiva proprio perché sostituisce le classiche imposte Irpef, IrapL’imposta regionale sulle attività produttive, tale imposta va a colpire il valore della produzione netta delle imprese. Si tratta di un’imposta proporzionale al fatturato, e che non, Addizionali, ecc. che si pagano in Regime ordinarioRegime fiscale ma che prevede l’adempimento di tutti gli obblighi previsti dalla legge. Si differenzia dai regimi agevolati che consentono l’applicazione di vantaggi sia a livello contabile (o in Semplificato). Per calcolare l’imposta devi sapere che l’aliquota del 15% (o del 5%) agisce sul reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di netto.
Ai ricavi conseguiti dobbiamo applicare il coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice, che per la tua attività è pari al 78%, indipendentemente dal Codice ATECO che scegli. In questo modo si ottiene il reddito imponibile lordo, dal quale possiamo dedurre i contributi obbligatori versati nell’anno e trovare il reddito imponibile netto.
Su quest’ultimo applichiamo l’aliquota d’imposta al 15% o al 5%, al fine di determinare l’importo da versare all’Agenzia delle Entrate.
I contributi previdenziali obbligatori, invece, dovrai versarli alla Gestione Separata Inps nella percentuale del 25,72% del tuo reddito imponibile lordo.
Esempio tasse da pagare in Regime forfettario:
Ricavi: € 10.000
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito: € 7.800 (10.000 x 78%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 1.170 (7.800 x 15%)
Contributi Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del: € 2.006,16 (7.800 x 25,72%).
N.B: per semplicità non abbiamo dedotto dal reddito imponibile lordo i contributi previdenziali versati durante l’anno.
Scadenze acconti e saldo consulente della sicurezza in Regime forfettario
Entro il 30 Giugno dovrai versare:
- il saldo dell’imposta sostitutiva relativa all’esercizio precedente;
- il primo acconto (il cui saldo verrà versato l’anno successivo) dell’imposta sostitutiva per il 40%;
- il saldo dei contributi Inps;
- il primo acconto del 40% sui contributi Inps.
Puoi rateizzare tutti gli importi per un massimo di 6 rate di cui l’ultima entro il 16 Novembre.
Entro il 30 Novembre devi invece versare:
- il secondo acconto (60%)dell’imposta sostitutiva;
- il secondo acconto (40%) sui contributi Inps.
Questi vanno pagati in un’unica soluzione.
Costi per l’apertura di una Partita Iva per consulente della sicurezza in Forfettario
Se hai deciso di aprire la Partita Iva come consulente della sicurezza, affidati a FlexTax, ha il servizio giusto per te: “Gestione contabilità 2019 + Apertura Partita Iva Professionisti”.
Questo servizio comprende:
- apertura della Partita Iva;
- iscrizione Inps;
- tenuta della contabilità e degli adempimenti fiscali;
- assistenza pagamento tasse;
- verificaAttività svolta dagli uffici dell'agenzia delle Entrate o dalla Guardia di finanza per controllare il regolare adempimento degli obblighi tributari, che si conclude mediante la stesura di immediata delle tasse da pagare e dei relativi importi;
- accesso all’area riservata per upload/download documenti;
- dichiarazione dei redditiLa Dichiarazione dei redditi è il documento attraverso il quale i soggetti contribuenti comunicano all'ente fiscale il proprio reddito sul quale si andrà a calcolare l’imposta dovuta. da forfettario;
- consulenza gratuita;
- compilazione F24L’F24 è il modulo attraverso il quale si versano le imposte determinate dalla dichiarazione dei redditi. Questo modello è stato introdotto per poter pagare con un unico per imposta/Inps.
Costi commercialista per gestire la Partita Iva se sei un consulente della sicurezza
Gestione contabilità 2019 è invece il servizio di FlexTax che puoi scegliere se hai già aperto Partita Iva e ti interessa semplicemente avere un consulente a te dedicato che si occupi della gestione della contabilità della tua attività.
Grazie al nostro servizio riuscirai a ridurre i costi del commercialista senza rinunciare ad affidabilità e sicurezza. Proprio grazie a FlexTax riuscirai infatti a pensare esclusivamente alla tua attività, poiché alla parte burocratica ci penseremo noi.
Il nostro servizio comprende:
- Dichiarazione dei redditi da presentare entro giugno dell’anno successivo;
- Tenuta contabilità e adempimenti fiscali;
- Compilazione F24.
Inoltre, rispetto al commercialista tradizionale, FlexTax offre maggiore comodità e assistenza dedicata, in quanto avrai a tua completa disposizione:
- un consulente dedicato, al quale rivolgerti via mail o per telefono;
- l’accesso ai nuovi strumenti della piattaforma FlexTax in fase di lancio nelle prossime settimane;
- assistenza gratuita via ticket e telefono;
- l’accesso all’area upload/download documenti.