Indice
- 1 Consegne a domicilio: aprire Partita Iva
- 2 Regime Forfettario o Semplificato: le differenze
- 3 Tasse al 5% per le nuove Partite Iva consegne a domicilio in regime forfettario. Puoi accedere?
- 4 Tasse da pagare nell’anno per una Partita Iva di consegne a domicilio
- 5 Scadenze acconti e saldo consegne a domicilio in Regime forfettario
- 6 Costi per l’apertura di una Partita Iva per consegne a domicilio in Forfettario
- 7 Costi commercialista per gestire la Partita Iva consegne a domicilio
Consegne a domicilio: aprire Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi
Negli ultimi anni, un settore in continua espansione è quello delle consegne a domicilio: queste ultime non riguardano solamente il cibo ma anche farmaci, libri, pacchi e tantissimi altri prodotti. Sono molte le piattaforme nate negli ultimi anni che offrono questo tipo di servizio: pensiamo a Just Eat, Deliveroo, Glovo, ecc.
Chi cerca un impiego flessibile può sicuramente trovare allettante la proposta di lavoro offerta dalle suddette aziende e i soggetti che consegnano a domicilio generalmente prestano il proprio servizio tramite collaborazione occasionale oppure in Partita Iva. In questo articolo ti spieghiamo quali passi seguire per aprire la tua Partita Iva per consegne a domicilio.
Regime Forfettario o Semplificato: le differenze
Se desideri effettuare consegne a domicilio, non devi obbligatoriamente aprire la Partita Iva: puoi continuare a svolgere il servizio tramite prestazione occasionale, ma a condizione che il tuo lavoro non sia continuativo e stabile.
In pratica, puoi non aprire Partita Iva se esegui consegne a domicilio in maniera saltuaria ed occasionale. Qualora non rispettassi questi requisiti, di norma è la stessa azienda per la quale collabori ad invitarti ad aprire Partita Iva.
Per Aprire Partita Iva per consegne a domicilio, dovrai innanzitutto compilare il modello AA9/12 e trasmetterlo all’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di tipo fiscale e tributario da parte dei contribuenti. Questo ente possiede un proprio statuto e appositi regolamenti che... Leggi. È attraverso tale documento che comunichi il codice ATECO e il Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ordinario, un regime ordinario leggermente semplificato (riservato alle attività che hanno conseguito ricavi inferiori a 400.000 euro se... Leggi che vuoi adottare. Hai la possibilità di scegliere tra due codici ATECO diversi:
82.99.99 – altri servizi di sostegno alle imprese nca
53.20.00 – altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale

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Successivamente, dovrai aprire la tua posizione contributiva presso l’Inps, per versare i contributi previdenziali:
- Se ti configuri come Professionista (e quindi usi il codice ATECO 82.99.99), i contributi dovrai versarli alla Gestione Separata InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Oltre a gestire il sistema pensionistico italiano , l’Inps svolge tutta... Leggi;
- Se invece sei un Commerciante (con il Codice 53.20.00), pagherai i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps e avrai anche l’obbligo di iscrizione in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi.
Resta una domanda fondamentale, cioè quale Regime fiscale adottare: il Regime Forfettario o quello Semplificato? Entrambi presentano differenze notevoli, che andiamo subito ad analizzare.
Limiti di accesso:
Nel Regime Semplificato, i tuoi ricavi non devono superare i 400.000 euro se vendi servizi e i 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività, mentre se vuoi aderire al Forfettario non devi aver conseguito ricavi per più di 65.000 euro. Inoltre, dovrai rispettare ulteriori requisiti.
Aliquote d’imposta:
Nel Forfettario le aliquote d’imposta da applicare al reddito possono essere pari al 15% o al 5% (per usufruire dell’aliquota al 5% devi rispettare determinati requisiti che vedremo più avanti), nel Regime semplificatoIl Regime Semplificato è un particolare Regime fiscale che consente di ottenere diversi vantaggi di natura contabile e fiscale. Può essere adottato da tutti coloro che non superano 400.000 euro di ricavi, nel caso di vendita di servizi, oppure 700.000 euro se svolgono un altro... Leggi queste vanno dal 23% al 43% in base alla fascia di reddito in cui si rientra.
Calcolo dell’imposta:
Le aliquote d’imposta, a prescindere dal Regime fiscale scelto, si applicano sempre sul reddito del contribuente. Ciò che varia, da un Regime all’altro, è la modalità di calcolo del reddito imponibile.
Se nel Semplificato il reddito è dato dalla differenza tra ricavi ottenuti e costi sostenuti, nel Forfettario i costi vengono riconosciuti in maniera forfettaria, attraverso l’applicazione del coefficiente di redditività (diverso per ogni attività) ai ricavi conseguiti.
Per la tua attività di consegne a domicilio, indipendentemente dal codice ATECO che scegli, il coefficiente di redditività è pari al 67%.
Modalità di fatturazione:
Dal 1° Gennaio 2019 si è obbligati alla fatturazione elettronica. I contribuenti forfettari, però, lo sono solamente nei confronti della Pubblica Amministrazione, potendo così emettere verso tutti gli altri soggetti fatture cartacee.
Obbligo di invio dello spesometro:
Solo chi è in Semplificato ha l’obbligo di invio dello spesometro, perché chi è in Forfettario ne è esonerato.
Applicazione della ritenuta d’acconto:
Qualora tu facessi consegne come Libero professionistaLavoratore che esercita la propria attività intellettuale in modo completamente autonomo, senza essere alle dipendenze di nessuno. Per poter esercitare la libera professione è indispensabile l’apertura della partita IVA. I liberi professionisti a volte devono rispettare determinati requisiti stabiliti dalla legge prima di poter esercitare la... Leggi in Forfettario, sarai esonerato dall’applicazione della ritenuta d’acconto, cosa che non avviene se adotti il Regime Semplificato, perché ti sarà trattenuta la ritenuta d’acconto pari al 20% del compenso.
Applicazione dell’Iva:
Se effettui consegne a domicilio in Forfettario non devi aggiungere l’Iva nelle tue fatture, ma in compenso devi assolvere l’imposta di bollo di 2 euro per le fatture con importi oltre i 77,47 euro.
Ti starai chiedendo se è sempre conveniente il Regime forfettario rispetto al Semplificato. La risposta è: dipende.
Se hai sostenuto tante spese durante l’anno potresti trovare poco conveniente il forfettario, nonostante siano molte le semplificazioni e i vantaggi offerti da questo Regime fiscale.
Infatti, chi decide di adottare il Forfettario perde la possibilità di portare in detrazione (o in deduzione) le spese sostenute, cosa che nel Semplificato invece si ha la possibilità di fare.
Inoltre, il coefficiente di redditività determina in modo forfettario le spese: se hai sostenuto spese più alte rispetto a quelle che ti vengono riconosciute dal coefficiente di redditività, è probabile che ti convenga il Regime Semplificato, dove le spese si sottraggono ai ricavi nei modi ordinari.
Esempio:
RicaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi: € 13.000
Costi: € 7.000
Coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice ATECO, ha un coefficiente di redditività differente. Per esempio, per coloro che svolgono attività professionali è del 78%,... Leggi: 67%
Se adottassi il Forfettario il tuo reddito imponibile sarebbe pari a € 8.710 (13.000 x 67%).
Se, invece, scegliessi il Semplificato il reddito imponibile sarebbe di € 6.000 (13.000 – 7.000).
TassePrelevamento di denaro da un soggetto che abbia deciso di usufruire di un determinato servizio. Il contribuente può decidere di non essere soggetto al pagamento della tassa, scegliendo di non utilizzare il servizio. La tassa è una particolare tipologia di tributo. Le tasse sono stabilite... Leggi al 5% per le nuove Partite Iva consegne a domicilio in regime forfettario. Puoi accedere?
Se effettuo consegne a domicilio e apro Partita Iva in Regime forfettario, posso applicare la riduzione dell’imposta sostitutiva al 5%? Tale aliquota sostituisce quella al 15% prevista dal Regime forfettario, ma solamente chi rispetta i seguenti requisiti può accedervi:
- Se rilevi un’attività già avviata, assicurati che nell’anno precedente questa rispettasse i limiti per poter rientrare nel Forfettario;
- Non puoi aver svolto, nei tre anni precedenti all’apertura della Partita Iva, attività d’impresa anche in forma associata o familiare;
- L’attività della nuova Partita Iva non può essere una semplice prosecuzione di un’attività svolta in passato, anche se come lavoratore dipendente o impresa familiare.
L’imposta al 5% non è riservata unicamente alle nuove Partite Iva in forfettario: infatti, se tu hai già aperto la Partita Iva e rientri ancora nel quinquennio di apertura, potrai applicare l’aliquota ridotta (se ovviamente rispetti i requisiti di accesso al Forfettario e i limiti sopra indicati).
Tasse da pagare nell’anno per una Partita Iva di consegne a domicilio
Se con la tua Partita Iva per consegne a domicilio hai deciso di adottare il Regime forfettario, dovrai versare:
- l’imposta sostitutiva del 15% o del 5%, come abbiamo visto in precedenza;
- i contributi previdenziali.
Mentre il calcolo dell’imposta sostitutiva è uguale per qualsiasi contribuente in Forfettario, il calcolo dei contributi varia a seconda che tu faccia consegne a domicilio come Commerciante oppure come Professionista.
- Se ti configuri come Commerciante devi versare i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps: pagherai una contribuzione fissa di 3.850,52 euro per il reddito che va da 0 a 15.953 euro e per la parte di reddito oltre 15.953 euro verrà applicata un’aliquota pari al 24,09%.
Esempio:
Ricavi: € 28.000
Coefficiente di redditività: 67%
RedditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del godimento di un bene o dell'effettuazione di una operazione. Leggi: € 18.760 (28.000 x 67%)
ContributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono prelievi coattivi di ricchezza (prelevati dallo Stato o dalla Pubblica Amministrazione in forza della loro potestà impositiva). Essi... Leggi fissi Artigiani e Commercianti: € 3.832,45
Contributi oltre il reddito minimale: € 676,20 (18.760 – 15.878 x 24,09%)
N.B.: potrai richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps da versare.
- Se invece ti classifichi come Libero professionista, verserai i contributi previdenziali obbligatori alla Gestione Separata Inps e sul reddito imponibile verrà applicata un’aliquota contributiva pari al 25,72%.
Esempio:
Ricavi: € 28.000
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito: € 18.760 (28.000 x 67%)
Contributi Gestione Separata: € 4.825,07 (18.760 x 25,72%).
Scadenze acconti e saldo consegne a domicilio in Regime forfettario
Il modo migliore per far sì che tu comprenda al meglio cosa devi pagare e con quali scadenze è un esempio pratico.
Saldi e acconti per professionisti in Regime forfettario:
Anno di attività: 2019
Anno di dichiarazione redditi: 2020
Ricavi: 15.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. E' sul reddito imponibile così ottenuto che si calcolano l'imposta sostitutiva e i contributi... Leggi: 10.050 euro (15.000 x 67%)
Imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% per le startup e un’aliquota del 15% per le imprese di non recente creazione. Tale imposta sostituisce l’imposta... Leggi del 15%: 1.507,50 euro (10.050 x 15%)
Contributi Gestione Separata: 2.584,86 euro (10.050 x 25,72%).
Entro il 30 Giugno 2020 sarai tenuto al pagamento di:
- Saldo contributi 2019: € 2.584,86
- Acconto 40% contributi 2020: € 1.033,94 (2.584,86 x 40%)
- Saldo imposta sostitutiva 2019: € 1.507,50
- Acconto 40% imposta sostitutiva 2020: € 603 (1.507,50 x 40%)
Potrai rateizzare questi importi fino ad un massimo di 6 rate. L’ultima rata devi pagarla entro il 16 Novembre.
Entro il 30 Novembre 2020 dovrai versare (senza possibilità di rateizzazione):
- Acconto 40% Contributi 2020: € 1.033,94
- Acconto 60% ImpostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento delle imposte in forza della sovranità riconosciutagli dalla legge. L’imposta presenta alcuni elementi essenziali come: Il presupposto, l’evento... Leggi sostitutiva 2020: 904,50
Saldi e acconti per Commercianti in Regime forfettario:
Anno di attività: 2019
Anno di dichiarazione redditi: 2020
Ricavi: 15.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibile: 10.050 euro (15.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: 1.507,50 euro (10.050 x 15%)
Contributi fissi: 3.832,45 euro
La contribuzione fissa è da versare in 4 rate:
- 16 Maggio 2019: € 958,11
- 20 Agosto 2019: € 958,11
- 16 Novembre 2019: € 958,11
- 16 Febbraio 2020: € 958,11
Entro il 30 Giugno 2020:
- Saldo contributi eccedenti minimale 2019: € 0
- Acconto 40% contributi eccedenti minimale 2020: € 0
- Saldo imposta sostitutiva 2019: € 1.507,5
- Acconto 40% imposta sostitutiva 2020: € 603
Gli importi dovuti il 30 Giugno possono essere suddivisi fino a 6 rate di cui l’ultima deve obbligatoriamente essere versata entro il 16 Novembre.
Invece, entro il 30 Novembre 2020 (importi non rateizzabili):
- Acconto 40% Contributi eccedenti minimale 2020: € 0
- Acconto 60% Imposta sostitutiva 2020: € 904,50 (1.507,50 x 60%)
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