Come fare per aprire Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi come coach?
Aprire Partita Iva per coach: come fare? Se vuoi aprire la tua Partita Iva per coach, la prima cosa da fare è adottare il codice Ateco relativo all’attività che vorrai svolgere in maniera autonoma e successivamente iscriverti presso la relativa Gestione previdenziale, ovvero la Gestione Separata Inps.
Il Codice Ateco che dovrai adottare è il seguente: 85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale.
A questo punto dovrai scegliere il Regime Fiscale da adottare e la tua scelta potrà ricadere sul Forfettario o Ordinario semplificato.
Ma quali sono le differenze tra questi due regimi fiscali?
Il Regime Forfettario, considerato “agevolato” per i numerosi vantaggi fiscali e contabili che porta, prevede che:
- si paghi un’unica imposta, detta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre dell’Ordinario semplificato (IrpefL’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi... Leggi, IrapL’imposta regionale sulle attività produttive, tale imposta va a colpire il valore della produzione netta delle imprese. Si tratta di un’imposta proporzionale al fatturato, e che non colpisce l’utile d’esercizio. Il 90% del gettito ricavato dalla riscossione di questa imposta è destinato a finanziare il... Leggi, ecc.)
- imposta e contributi si versino sul reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco ai ricavi conseguiti
- le spese siano determinate in modo forfettario in base al coefficiente di redditività specifico associato al tuo Codice Ateco
- non si applichi la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi
- non si abbia l’obbligo di fatturazione elettronica
- non si invii lo spesometro
- non si applichi l’Iva sulle fatture ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro per tutte le fatture superiori ai 77,47 euro.
Per poter applicare questo regime fiscale bisogna rispettare determinati requisiti, il più importante è non superare il limite di 65.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

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Il Regime Ordinario Semplificato prevede che non si superino invece i 400.000 euro di ricavi all’anno se vendi servizi e i 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività ed inoltre bisogna obbligatoriamente registrare:
- beni ammortizzabili
- incassi e pagamenti
- fatture di vendita e di acquisto
Le caratteristiche del Regime Ordinario semplificato sono le seguenti:
- Irpef da versare secondo il classico meccanismo a scaglioni;
- si devono versare eventualmente anche Irap, addizionali regionali e comunali, ecc.;
- versamento dell’Iva;
- obbligo della fatturazione elettronica;
- si deve inviare lo spesometro;
- devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi.