Aprire Partita Iva per agenti immobiliari

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Aprire Partita Iva per agenti immobiliari

Come aprire la Partita Iva per gli agenti immobiliari

Se hai conseguito l’attestato di abilitazione come agente immobiliare e vuoi svolgere tale attività in maniera abituale e continuativa nel tempo, dovrai aprire la tua Partita Iva, adottando il seguente Codice Ateco:

  • 68.31.00 – Attività di mediazione immobiliare

Dovrai inoltre iscriverti alla Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, ente previdenziale dedicato alla tua professione di agente immobiliare.

Dopo aver aperto la tua Partita Iva, dovrai scegliere il regime fiscale più idoneo per la tua professione e la tua scelta potrà ricadere tra:

  • Regime Forfettario
  • Regime Ordinario Semplificato

Nei prossimi paragrafi procediamo a farti un prospetto della tua attività per ciascuno dei suddetti Regimi fiscali, spiegandoti requisiti e caratteristiche di ciascuno.

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Aprire la Partita Iva per gli agenti immobiliari: Regime Forfettario 

Viene considerato, almeno sulla carta, il regime più agevolato per le semplificazioni fiscali e contabili ma per poterlo adottare devi verificare di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione, tra cui quella di non superare il limite di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

Ma torniamo ai vantaggi:

  • Si paga un’unica imposta del 15%, che sostituisce tutte le altre (Irpef, addizionali, ecc.), da versare in base al tuo reddito imponibile;
  • Il reddito imponibile è ottenuto applicando ai ricavi in Partita Iva, che hai ottenuto nel corso dell’anno, un coefficiente di redditività specifico per la tua attività, nel caso della professione di agente immobiliare è 86%;
  • Le spese sono determinate in modo forfettario, sempre a partire dal coefficiente di redditività: nel caso di Partita Iva come agente immobiliare le spese forfettarie riconosciute rappresenteranno il 14% dei tuoi ricavi;
  • Non devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi;
  • Non hai obbligo di fatturazione elettronica se nel 2021 hai percepito ricavi fino a 25.000 euro. Dal 2024, tutti i contribuenti avranno l’obbligo della fatturazione elettronica;
  • Non devi inviare lo spesometro;

Adottando il regime forfettario dovrai versare:

  • l’imposta sostitutiva
  • i contributi previdenziali

Come abbiamo avuto modo di accennare, l’imposta sostitutiva è del 15%, ma rispettando precise condizioni può essere ridotta al 5% per i primi 5 anni di Partita Iva.

Potrai usufruire dell’agevolazione della riduzione d’imposta al 5% se:

  • l’attività che svolgi in Partita Iva non è una mera prosecuzione di una già svolta in precedenza, sia come lavoro autonomo sia come dipendente;
  • nei 3 anni precedenti l’inizio dell’attività come agente immobiliare in Partita Iva non hai svolto attività d’impresa né in forma associata e né in forma familiare;
  • hai rilevato l’attività da un altro soggetto e il precedente titolare ha rispettato l’anno precedente il limite di ricavi di 85.000 euro.

I contributi previdenziali saranno invece da versare alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, in base al reddito imponibile, secondo questo schema:

  • per il reddito compreso tra 0 e 17.504 euro, dovrai versare contributi fissi per 4.292,42 euro 
  • per il reddito superiore ai 17.504 euro, oltre ai suddetti contributi fissi, dovrai versare il 24% circa del reddito

Applicando il Regime Forfettario ed essendo iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, potrai usufruire di un’interessante agevolazione: potrai infatti richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps da versare, che viene applicata sia ai contributi fissi che a quelli eccedenti il minimale.

Esempio tassazione Forfettario

Procediamo ora a farti un esempio di imposta e contributi che dovrai versare, supponendo tu abbia ricavato 30.000 euro dalla tua attività in Partita Iva Forfettaria come agente immobiliare e abbia i requisiti per applicare l’imposta al 5%.

Esempio

Ricavi: 30.000 euro

Coefficiente di redditività: 86%

Reddito imponibile: 25.800 euro (30.000 x 86%)

Imposta sostitutiva:  5%: 1.290 euro (25.800 x 5%)

Contributi fissi: 4.292,42 euro

Contributi eccedenti il minimale: 1.991,04 euro (25.800  – 17.504 euro x 24%)

Riassumendo: con 30.000 euro di ricavi, dovrai versare un totale di euro 7.573,46 tra imposta (1.290) e contributi (4.292,42 + 1.991,04).

Se avrai richiesto la riduzione del 35% dei contributi, il totale ammonterà a 3.489,22 euro tra imposta (1.290) e contributi ridotti (6.283,46 – 35%).

N.B.: nell’esempio si suppone non si siano versati i contributi obbligatori nell’anno.

Aprire la Partita Iva per gli agenti immobiliari: Regime Ordinario semplificato 

Come dice il nome, rappresenta una semplificazione del Regime Ordinario in quanto chi aderisce al regime semplificato non ha l’obbligo di redigere il bilancio ed è esonerato dal tenere le scritture contabili.

Tale Regime fiscale può essere adottato da chi non supera i 500.000 euro di ricavi all’anno per quanto riguarda la vendita di servizi oppure 800.000 euro se si svolge un altro tipo di attività.

Quali sono le caratteristiche principali di questo Regime Fiscale?

  • Il reddito imponibile si ottiene dalla differenza tra ricavi e costi sostenuti per l’attività;
  • Si possono quindi dedurre/detrarre le spese sostenute durante l’anno, fino a capienza;
  • Sul reddito imponibile dovrai versare l’Irpef con il metodo a scaglioni;
  • Si dovranno versare anche eventuali addizionali regionali e comunali;
  • Nella fattura devi inserire l’IVA, che andrà poi liquidata durante l’anno secondo le scadenze previste.

Questo tipo di regime fiscale è particolarmente indicato nel caso in cui tu abbia molte spese da scaricare e, allo stesso tempo, hai un guadagno netto molto elevato.

Come vengono calcolate le tasse da versare per chi adotta questo regime fiscale?

Per quanto riguarda l’Irpef, l’aliquota viene applicata sul reddito imponibile, ottenuto dalla differenza fra ricavi e costi, secondo i seguenti scaglioni vigenti:

  • 23% per i redditi fino a 15 mila euro;
  • 25% per redditi compresi tra i 15.001 euro e i 28 mila;
  • 35% per redditi compresi tra i 28.001 e i 50 mila euro;
  • 43% per redditi superiori ai 50 mila euro.

Per quanto riguarda le addizionali regionali e comunali, le aliquote variano e dipendono da diversi fattori.

Anche adottando il regime Ordinario semplificato dovrai versare i contributi, allo stesso modo del regime Forfettario, con la differenza però che non potrai richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps.

Pertanto, anche in questo caso, verserai i contributi secondo questo schema di reddito:

  • per il reddito compreso tra 0 e 17.504 euro, dovrai versare contributi fissi per 4.292,42 euro circa
  • per il reddito superiore ai 17.504 euro, oltre ai suddetti contributi fissi, dovrai versare il 24% del reddito

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