Aprire Partita Iva in regime Forfettario per Sarti

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Aprire Partita Iva in regime Forfettario per Sarti

Se sei un sarto e desideri aprire Partita Iva in regime Forfettario, sei nel posto giusto.

In questo articolo ti spiegheremo al meglio come aprire la Partita Iva in regime Forfettario, per la tua attività di sarto.

Innanzitutto, devi sapere che per adottare il Regime forfettario è necessario il rispetto di alcuni requisiti.

Per l’attività di sarto è prevista l’iscrizione in Camera di commercio, con inquadramento da artigiano. Annualmente la Camera di Commercio richiede il versamento del diritto camerale il cui importo è pari a circa 50€.
Inoltre, per avviare la tua attività, dovrai presentare la SCIA al Comune. La SCIA è la segnalazione certificata di inizio attività.

Aprire Partita Iva in regime Forfettario per Sarti: Il Codice Ateco

Il codice Ateco nel regime Forfettario, assume particolare importanza. Infatti, ad ogni Codice Ateco è associato un coefficiente di redditività, che applicato ai ricavi conseguiti ti permetterà di ottenere il reddito imponibile sul quale calcolare imposta e contributi.

Il Codice Ateco da utilizzare per la tua attività di sarto è uno dei seguenti:

  • 14.13.20Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno

Che include:

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-sartoria su misura;
-confezione su misura di abiti, da cerimonia, da sera.
oppure

  • 14.13.10Confezione in serie di abbigliamento esterno

che include:

-fabbricazione di altri indumenti esterni realizzati con tessuti, tessuti non tessuti, eccetera per uomo, donna e bambino: cappotti, completi, insiemi, giacche, pantaloni, gonne eccetera;
-fabbricazione o lavorazione di parti degli articoli elencati;
-confezione in serie di abiti da cerimonia, abiti da sposa, abiti da sera.

Il coefficiente di redditività

A tali Codici Ateco è associato un coefficiente di redditività del 67%: solo il 67% dei tuoi ricavi verrà tassato.
Infatti, il restante 33% degli incassi percepiti durante l’anno, verrà riconosciuto come “spesa forfettaria” e quindi escluso dalla base imponibile per il calcolo di imposta e contributi dovuti.
È stato previsto il riconoscimento di una spesa forfettaria” in quanto se adotti il forfettario non potrai dedurre analiticamente le spese sostenute per l’esercizio della tua attività.

Per fare un esempio.

Se durante l’anno hai percepito dei ricavi pari a 15.000 euro, il calcolo per ottenere il reddito imponibile sarà il seguente:

15.000 x 67% = 10.050 euro

Sarà dunque su una base imponibile di 10.050 euro che verranno calcolati imposta sostitutiva e contributi.

L’imposta unica sostitutiva nel regime Forfettario

Se vorrai aprire Partita Iva in regime Forfettario, ti sarà utile sapere che è previsto il versamento di un’unica imposta: l’imposta sostitutiva.

Inoltre, c’è da considerare che per i primi cinque anni di attività, è prevista la riduzione dell’unica imposta dal 15% al 5%.

Per l’imposta sostitutiva al 5% però, sono previsti tre requisiti:

  • il titolare della nuova attività non deve aver svolto, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività, attività d’impresa anche in forma associata o familiare;
  • l’attività intrapresa non deve essere in alcun modo una continuazione di un’attività precedentemente svolta sia sotto forma di lavoro autonomo che dipendente (da questo caso sono esclusi i periodi di pratica obbligatoria per poter esercitare arti o professioni);
  • nel caso in cui venga rilevata un’attività già avviata da un altro soggetto, si deve verificare che l’ammontare di incassi generati l’anno precedente dall’attività, siano in linea con quelli richiesti per aderire al Regime forfettario.

N.B.: Se applicherai la presente agevolazione, devi ricordare che a partire dal sesto anno di attività dovrai versare l’imposta sostitutiva al 15%.

Vuoi capire meglio come viene applicata l’imposta sostitutiva? Leggi il nostro articolo dedicato all’imposta sostitutiva nel Regime forfettario!

Aprire Partita Iva in regime Forfettario per Sarti: i contributi

Il versamento dei contributi è dovuto alla Gestione Artigiani Inps, avviene secondo il seguente schema:

  • dovrai versare 4.200 euro circa di contributi fissi per un reddito compreso tra 0€ e 17.504€;
  • superato il reddito minimale di 17.504€, oltre ai contributi fissi, dovrai versarne anche in percentuale al 24% circa sull’eccedenza.

Adottando il regime forfettario e iscrivendosi alla Gestione Artigiani Inps, potrai richiedere la riduzione del 35% su tutti i contributi, sia fissi che in percentuale:

Riduzione contributi 35%.

Già nel corso dell’anno dell’apertura della Partita Iva verserai i contributi fissi in 4 rate:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio dell’anno successivo.

Se apri Partita Iva in corso d’anno, reddito minimale e contributi fissi saranno riproporzionati sulla base dei mesi di attività.

INAIL

L’attività sartoriale è attività prettamente artigiana il che significa che, oltra ad imposta e contributi, dovrai versare annualmente il premio INAIL.
Il premio INAIL viene calcolato dall’ente stesso sulla base della percentuale di rischio della tua attività.
Il primo anno di attività dovrai versare l’importo del premio in un’unica soluzione, dal secondo anno in poi potrai scegliere la suddivisione in 4 rate:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio dell’anno successivo.

Ogni anno dovrai anche presentare l’autoliquidazione Inail.

Il nostro Team di esperti ti assisterà in ogni fase dell’iter di apertura della tua attività e nella gestione della contabilità, ricordandoti tutte le scadenze.
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