Aprire Partita Iva in Regime Forfettario da Dentista

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Se sei un dentista neoabilitato e stai pensando di aprire Partita Iva in Regime forfettario, sei nel posto giusto!

In questo articolo andremo ad illustrare i passaggi da svolgere per l’apertura della tua Partita Iva in Regime forfettario e la modalità di versamento di contributi e imposta.

Ma andiamo con ordine!

Ottenuta l’abilitazione attraverso l’Esame di Stato, dovrai obbligatoriamente iscriverti all’Albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Successivamente dovrai valutare il tuo Codice Ateco.

Il Codice Ateco

Il Codice Ateco corretto per l’apertura della tua Partita Iva da Dentista è il seguente:

  • 86.23.00Attività degli studi odontoiatrici

Che include:

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  • cure odontoiatriche di natura generale o specialistica, ad esempio odontoiatria, endodonzia e odontoiatria pediatrica; trattamento delle patologie del cavo orale;
  • attività ortodontiche;
  • attività odontoiatriche svolte in sale operatorie.

Il coefficiente di redditività

Ad ogni Codice Ateco è associato un coefficiente di redditività, necessario per calcolare l’imposta sostitutiva dovuta.

Per la tua attività da dentista, in associazione al Codice Ateco 86.23.00, avrai un coefficiente di redditività del 78%.

Questo significa che il 78% dei tuoi ricavi saranno soggetti al versamento dell’imposta e di eventuali contributi. Il 22% restante, verrà invece riconosciuto come “spesa forfettaria” ed escluso dal calcolo dell’imponibile.

Nel Regime forfettario infatti, in fase di Dichiarazione dei redditi, è esclusa la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per l’attività, proprio perché ti viene riconosciuta una spesa forfettaria del 22%.

Approfondisci qui:
Regime forfettario coefficiente di redditività

L’imposta sostitutiva

L’imposta sostitutiva, è così definita perché “sostituisce” tutte le altre imposte solitamente versate nei Regimi Ordinari.

Per tale imposta è prevista un’aliquota del 15%, ma se rientri in alcuni requisiti scenderà al 5% per i primi cinque anni di attività.

Come viene calcolata l’imposta sostitutiva dovuta?

Supponiamo che tu abbia aperto Partita Iva l’anno scorso e che tu abbia incassato nell’anno 70.000 euro. Ipotizzando che rispetti tutti i requisiti previsti per versare l’imposta sostitutiva con aliquota al 5%, il calcolo da fare sarà il seguente:

  • 70.000€ x 78% = 54.600€ imponibile netto su cui calcolare l’imposta
  • 54.600€ x 5% = 2.730€ imposta dovuta a saldo dell’anno precedente

La Cassa Previdenziale e il versamento dei contributi

Abbiamo visto in che modalità andrai a versare l’imposta. Ma bisogna tenere in considerazione anche il versamento dei contributi obbligatori, disciplinato dalla Cassa previdenziale di appartenenza.

La Cassa Previdenziale che si occupa della gestione contributiva per i Dentisti è l’ENPAM.

Per verificare le modalità previste per il versamento dei contributi, puoi consultare direttamente il sito dell’Ente:

Enpam – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici

N.B.: Non sarà necessario aprire alcuna posizione contributiva in Gestione separata Inps, essendo tu obbligato ad iscriverti ad una Cassa Previdenziale specifica, a meno che non svolgerai anche altre attività con Codici Ateco che ne prevedono l’iscrizione.

Vuoi maggiori informazioni? Non esitare a contattarci.
Basterà creare il tuo account gratuito su FlexTax per parlare coi nostri professionisti tramite ticket o telefono.

I nostri consulenti sono sempre pronti a rispondere alle tue domande!

Se invece vuoi affidare a noi le pratiche per l’apertura della tua Partita Iva e la gestione contabile, puoi trovare tutti i nostri servizi dedicati nel nostro E-Service.

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