Aprire la Partita Iva per traduttori e interpreti

Professioni Professioni

Traduttori e interpreti: come aprire la Partita Iva

Per poter svolgere l’attività di traduttore ed interprete, devi aver seguito un percorso formativo che ti qualifichi come tale.

Se sei un traduttore, adatti il testo da una lingua ad un’altra e svolgi un lavoro prettamente per iscritto.

Se sei invece un interprete, vuol dire che traduci un messaggio da una lingua ad un’altra in tempo reale, e ciò avviene generalmente a voce, come per esempio durante convegni o per mettere in contatto due persone appartenenti a due idiomi diversi.

Se vuoi inoltre lavorare in maniera autonoma e magari per più committenti, dovrai procedere ad aprire la Partita Iva per traduttori e interpreti.

Per fare ciò, dovrai compilare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate, indicando il Codice Ateco per traduttori e interpreti.

Il Codice Ateco che dovrai inserire è il seguente:

  • 74.30.00 – Traduzione e interpretariato
    Che include:

    • servizi di traduzione e di interpretariato
    • Calcola gratis le tasse da pagare e richiedi assistenza fiscale​

      Inizia Gratis

Sarai classificato come Professionista e pertanto dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps, a cui verserai i contributi.

Alla Partita Iva per traduttori e interpreti va applicato inoltre un Regime fiscale.

Il Regime fiscale che potrai scegliere è il Regime Forfettario o il Regime Ordinario Semplificato.

Questi appena citati sono due Regimi fiscali diversi tra loro, che prevedono caratteristiche e requisiti differenti, che andiamo subito ad analizzare nei successivi due paragrafi.

Il Regime Forfettario

Il Regime Forfettario può essere adottato per la tua Partita Iva per traduttori e interpreti solo se rispetti tutti i requisiti d’accesso previsti.

Quali sono le caratteristiche di questo Regime fiscale?

  • Limite di ricavi: potrai conseguire ricavi dalla Partita Iva non superiori a 85.000 euro all’anno;
  • Reddito imponibile: otterrai il reddito imponibile su cui versare le tasse moltiplicando ai ricavi conseguiti il coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco;
  • Spesa forfettaria: non potrai scaricare tutti i costi e le spese sostenute nel corso dell’anno, in quanto ti viene riconosciuta già a priori una spesa forfettaria;
  • Imposta sostitutiva: verserai un’unica imposta, detta imposta sostitutiva con l’aliquota del 15%. Rispettando precise condizioni, potrai applicare per i primi 5 anni di attività l’imposta al 5%;
  • Fattura: potrai continuare ad emettere fatture cartacee se hai percepito nel 2021 ricavi inferiori a 25.000 euro. Nelle fatture che emetterai, non dovrai applicare né l’Iva né la ritenuta d’acconto. Dovrai inserire invece l’imposta di bollo, una marca del valore di 2 euro per tutte le fatture di importo superiore ai 77,47 euro;
  • Lavoro dipendente: se parallelamente alla Partita Iva forfettaria svolgerai un lavoro dipendente, i redditi percepiti dal lavoro autonomo e quelli percepiti dal lavoro subordinato non faranno cumulo.

Come descritto, il Regime Forfettario ti offre agevolazioni fiscali e contabili, ma va fatta una valutazione soggettiva sulla sua convenienza o meno per la tua Partita Iva.

Il Regime Ordinario Semplificato

Il Regime Ordinario Semplificato non prevede particolari requisiti d’accesso, solo il rispetto del limite di ricavi, ovvero 400.000 euro se vendi servizi e i 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività.

Come nel paragrafo precedente, anche in questo caso ti elenchiamo le principali caratteristiche di questo Regime fiscale:

  • Reddito imponibile: lo ottieni sottraendo ai ricavi le varie spese sostenute nel corso dell’anno;
  • Imposte: sarai soggetto a diverse imposte quali Irpef, Irap, addizionali, ecc.;
  • Fattura: dovrai emettere solo fatture elettroniche, inserendo l’Iva e la ritenuta d’acconto;
  • Lavoro dipendente: se svolgi sia un lavoro dipendente sia in Partita Iva, i redditi percepiti da entrambe le attività faranno cumulo e su di essi verserai Irpef a scaglioni più alti.

Se per esempio hai importanti spese a tuo carico (come ristrutturazioni, spese mediche, figli, ecc.), il Regime Ordinario Semplificato potrebbe essere la soluzione più adatta alla tua Partita Iva, in quanto potrai portarle in detrazione/deduzione tutte fino a capienza.

Costi per l’apertura di una Partita Iva per traduttori e interpreti

Se avrai piacere di aprire la Partita Iva per traduttori e interpreti e delegare tale compito a Professionisti esperti e competenti, potrai affidarti al servizio del Commercialista online FlexTax.

FlexTax ti fornirà tutta l’assistenza fiscale di cui avrai bisogno senza costi e tramite ticket, creando semplicemente il tuo Account gratuito su FlexSuite, ancora prima di acquistare il servizio di apertura della Partita Iva adatto alle tue esigenze.

Una volta acquistato il servizio, avrai un Professionista del Team a te assegnato, che potrai contattare anche telefonicamente attraverso la prenotazione della chiamata, il quale si occuperà dell’apertura della tua Partita Iva come traduttore e interprete e della contabilità per l’anno di riferimento.

Il tuo Professionista di riferimento potrà inoltre fare una valutazione specifica sulla convenienza o meno per te del Regime fiscale che hai adottato o vuoi adottare.

Se vorrai adottare il Regime Forfettario e affidare a FlexTax l’apertura della tua Partita Iva per traduttori e interpreti, il servizio adatto è Apertura e contabilità Professionisti Forfettario, il quale include:

  • Apertura della Partita Iva come traduttori e interpreti
  • Iscrizione alla Gestione Separata Inps
  • Consulente a te dedicato
  • Assistenza fiscale gratuita via ticket e telefono
  • Tenuta contabilità
  • Compilazione F24
  • Dichiarazione dei redditi
  • Accesso Plus al portale FlexSuite
  • Accesso illimitato alle funzionalità del portale
  • Garanzia soddisfatti o rimborsati entro 60 giorni

Se sceglierai invece il Regime Ordinario Semplificato, il servizio corretto è Apertura e contabilità Professionisti Semplificato, che prevede:

  • Apertura della Partita Iva traduttori e interpreti
  • Iscrizione alla Gestione Separata Inps
  • Consulente a te dedicato
  • Assistenza fiscale gratuita via ticket e telefono
  • Tenuta contabilità e adempimenti fiscali
  • Dichiarazione dei redditi
  • Fino a 100 registrazioni di fatture elettroniche (attive e passive)
  • Liquidazione e spedizione Iva trimestrale
  • Gestione di eventuali crediti Iva
  • Predisposizione ed invio della dichiarazione Iva annuale
  • Compilazione degli Isa con integrazione dei dati mancanti
  • Accesso Plus a FlexSuite
  • Possibilità di scaricare file xml per generare fatture elettroniche
  • Utilizzo Simulatori di tasse su FlexTools
  • Accesso illimitato alle funzionalità del portale
  • Garanzia soddisfatti o rimborsati entro 60 giorni

Ti sottolineiamo che i servizi di apertura e contabilità indicati non includono la presentazione del Modello Intrastat previsto nel Regime Forfettario e la presentazione dell’Esterometro previsto nell’Ordinario Semplificato.

Se dovrai presentare tali modelli, potrai gestire la pratica in autonomia o acquistare il servizio in aggiunta dedicato.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sui servizi di FlexTax, puoi prenotare la tua chiamata gratuita alla sezione FlexSupport alla voce “Info sui servizi”: un assistente ti chiamerà nella fascia oraria da te preferita e sarà a tua disposizione per tutti i dettagli.

Tasse da pagare per una Partita Iva per traduttori e interpreti in Regime Forfettario

Come abbiamo accennato in precedenza, applicando il Regime Forfettario per la tua Partita Iva per traduttori e interpreti verserai le tasse sul reddito imponibile.

Per ottenere il reddito imponibile, dovrai moltiplicare il coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti.

Il coefficiente di redditività associato al Codice Ateco per l’attività di traduttore e interprete è del 78%.

Supponendo tu abbia conseguito ricavi per 10.000 euro, il tuo reddito imponibile sarà di 7.800 euro (10.000 x 78%).

Sarà pertanto sui 7.800 euro che verserai imposta e contributi.

Di conseguenza, la spesa forfettaria che ti viene riconosciuta è del 22% dei tuoi guadagni.

L’imposta sostitutiva che verserai sarà del 5% per i primi 5 anni (se rispetti le condizioni previste) oppure direttamente del 15%.

I contributi che verserai alla Gestione Separata Inps saranno invece del 26,23% del tuo reddito.

Se, contemporaneamente all’attività in Partita Iva, sei anche un dipendente, verserai i contributi nella misura ridotta del 24%.

Ti facciamo ora un esempio di quanto saresti tenuto a versare a fronte di 30.000 euro di ricavi dalla tua attività in Partita Iva, supponendo applichi l’imposta al 15%.

Esempio

Ricavi: 30.000 euro
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito imponibile: 23.400 euro (30.000 x 78%)
Imposta sostitutiva 15%: 3.510 euro (23.400 x 15%)
Contributi previdenziali: 6.154,20 euro (23.400 x 26,23%)

N.B.: nell’esempio si è ipotizzato che non si siano versati i contributi obbligatori nell’anno, altrimenti questi andrebbero dedotti dal reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva.

Commercialista online

Gestire la contabilità può essere stressante.
Ti aiutiamo a rendere tutto più facile.

Fai il primo passo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ARTICOLI SIMILI