Acconti IRPEF in Regime forfettario, bisogna versarli?

Acconti IRPEF in Regime forfettario 

Gli acconti IRPEF sono presenti anche nel regime forfettario?

Grazie al limite di ricavi fino ai 65.000 euro previsto dal Regime Forfettario e le varie semplificazioni contabili e fiscali, in questi anni molti contribuenti sono passati dal Regime ordinario (o semplificato) al Regime forfettario.

Riceviamo spesso molte domande da parte dei contribuenti che effettueranno questo passaggio riguardo gli acconti IRPEF che dovranno versare in sede di Dichiarazione dei redditi.

Dato che con il Regime forfettario la propria attività diventa soggetta ad imposta sostitutiva, si devono comunque versare gli acconti IRPEF per tale anno contabile?

La risposta è semplice, se non hai altri redditi oltre quello forfettario non sarai tenuto a versare alcuna IRPEF, sarai esonerato anche dal pagamento dei relativi acconti.

Acconti IRPEF in Regime forfettario con unico reddito

Procediamo con la spiegazione prendendo ad esempio la situazione di Andrea:

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Regime adottato da Andrea nel 2022: Regime ordinario semplificato

Regime adottato da Andrea nel 2023: Regime forfettario

Altri redditi soggetti ad IRPEF: No

Il 30 Giugno 2023 Andrea dovrà redigere la Dichiarazione dei redditi percepiti nel 2022 e tra le altre somme troverà anche conteggiati gli acconti IRPEF per l’anno fiscale 2022.

Andrea, però, nel 2023 non maturerà alcuna IRPEF da pagare perché riceve redditi unicamente dall’attività forfettaria soggetta ad imposta sostitutiva e non ha altri redditi soggetti ad IRPEF.

Andrea, nel 2022, sarà comunque tenuto al pagamento degli acconti IRPEF? No.

Se si passa al Regime forfettario dall’ordinario, non si hanno altri redditi soggetti ad IRPEF e nel 2023 si percepisce solo il reddito da attività forfettaria, non si devono pagare gli acconti IRPEF.

E riguardo l’imposta sostitutiva? Nel 2023 si deve pagare l’acconto di tale imposta?

La risposta è sempre negativa, gli acconti (2023) si calcolano basandosi sull’imposta pagata nell’anno precedente (2022) e Andrea non risulta aver pagato alcuna imposta sostitutiva nel 2022.

Quindi Andrea il primo anno che adotta il Regime forfettario, non dovrà pagare alcun acconto per l’imposta sostitutiva.

In conclusione se si passa dal Regime ordinario (o semplificato) al Regime forfettario e non si possiedono altri redditi soggetti ad IRPEF, il primo anno nel forfettario non si sarà soggetti al versamento di alcun acconto delle imposte.

Acconti IRPEF in regime forfettario con altri redditi 

Procediamo con la spiegazione prendendo ad esempio la situazione di Marco:

Regime adottato da Marco nel 2022: Regime ordinario semplificato

Regime adottato da Marco nel 2023: Regime forfettario

Altri redditi soggetti ad IRPEF: Si, ad esempio derivanti da lavoro dipendente, pensione, da fabbricati, terreni, ecc.

La situazione di Marco è differente da quella di Andrea analizzata nel paragrafo precedente.

Marco possiede altri redditi soggetti ad IRPEF e, quindi, è vero che Marco non maturerà più IRPEF per l’attività con Partita Iva individuale passata al forfettario, ma continuerà a maturarla comunque sugli altri redditi (ad esempio derivanti da lavoro dipendente, pensione, da fabbricati, terreni, ecc.).

In questo caso gli acconti IRPEF dovranno comunque essere pagati.

È però ragionevole pensare che l’IRPEF che Marco pagherà sui redditi 2023 sarà minore di quella pagata nel 2022, dato che il suo reddito derivante dalla Partita Iva individuale non è più soggetto a tale imposta ma sono ad essa soggetti solo gli altri redditi.

In questo caso Marco potrà procedere con rivedere l’importo che deve versare come acconto IRPEF 2023 in base ai redditi soggetti ad IRPEF che prevede di percepire nel 2023.

N.B.: Se deciderai di procedere con il ricalcolo degli acconti IRPEF da versare in base alle tue previsioni, dovrai fare molta attenzione a non pagarne meno di quanto dovresti.

Infatti, se per caso paghi acconti IRPEF minori di quelli dovuti, oltre a doverli prontamente pagare, ti sarà applicata una sanzione che può arrivare fino al 40% della cifra non versata.

Se, invece, versi acconti IRPEF superiori a quelli che dovrai effettivamente pagare,  avrai maturato un credito e l’importo in eccedenza potrai portarlo in compensazione.

Quello che ormai non cambia nel passaggio tra il regime ordinario e il forfettario è il sistema di fatturazione, infatti, con le nuove normative, anche il regime forfettario è obbligato alla fatturazione elettronica.

Potrebbe interessarti anche capire come funziona il coefficiente di redditività nel regime forfettario, trovi tutte le informazioni nell’apposita sezione guide Regime Forfettario.

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2 commenti su “Acconti IRPEF in Regime forfettario, bisogna versarli?”

  1. vorrei sapere cosa succede nel caso contrario rispetto a quello illustrato, ovvero se nel 2019 si è stati soggetti al regime forfettario e nel 2020 si è soggetti al regime ordinario, in quanto titolare di reddito di lavoro dipenden te superiore ad euro 35.000,00. In questo caso, essendo a credito, come IRPEF ordinaria con riferimento ai redditi 2019, devo versare acconti?
    Vi ringrazio
    Marcello

    1. Elisa di FlexTax

      Buonasera Marcello,

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      La ringraziamo e le auguriamo buona serata!

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