Come gestisco l’Iva in fattura se lavoro tramite Onlyfans?

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Sono un fotografo. Ho appena aperto una partita iva in quanto ho cominciato a guadagnare dalla piattaforma ONLYFANS cifre interessanti. Ai fini iva come mi devo comportare? Il mio commercialista dice che dagli incassi che andrò a dichiarare devo togliere il 4% ai fini IVA e versarla allo Stato al netto dell’iva sugli acquisti. Altri mi dicono che devo iscrivermi al MOSS ma l’identità degli abbonati e il luogo di destinazione dei servizi non si conoscono… Il codice attività è 742019. Non sono in forfettario. Faccio presente che per motivi di privacy l’identità degli abbonati non è resa nota in alcun modo quindi risulta difficile stabilire da che nazione provengano. Inoltre io ricevo gli introiti direttamente da Onlyfans pertanto l’unico mio dubbio era se applicare iva 22% o 4%, ma credo, per non rischiare, di applicare iva 22. Non credo di avere problemi, visto che non c’è normativa chiara al riguardo e tutti quelli che conosco non dichiarano nulla. Farei dichiarazione Iva normale, versando ogni 3 mesi, e invio dei corrispettivi telematici (così dice il mio commercialista).

 

Supponiamo che, non essendo in forfettario, applichi il Regime ordinario semplificato. Di seguito le forniamo una spiegazione più dettagliata così da permetterle di capire al meglio l’argomento.

Il contratto di OnlyFans chiarisce che l’azienda non accetta fatture dai produttori di contenuti in quanto ritiene la transazione effettuata totalmente tra lei che offre i contenuti e i clienti che si abbonano al suo account o effettuano donazioni.

Pertanto, si troverà nella situazione di lavorare con privati e trattandosi di prestazioni svolte totalmente online, non è obbligato all’emissione della fattura se non su specifica richiesta del cliente. Potrà quindi annotare gli incassi percepiti sul registro corrispettivi che se si applica il Regime Ordinario semplificato si chiama “Registro prima nota corrispettivi” (è strutturato in doppia copia, una da dare al professionista che si occupa della sua contabilità così che possa registrarli).

Il Regime OSS, che dal 1° luglio 2021 ha sostituito il precedente Regime MOSS, prevede che nel momento in cui si effettuano prestazioni di servizi online (nei quali rientrano quelli svolti su OnlyFans), al superamento dei 10.000 euro, alle vendite effettuate nei confronti di consumatori finali con residenza nell’Unione Europea si debba applicare alle vendite l’Iva del Paese di residenza del cliente.

In sintesi:

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  • fino a 10.000 euro di incassi non dovrà iscriversi al Regime OSS, non dovrà emettere fattura (a meno che non richiesta dal cliente) e dovrà annotare gli incassi nel Registro dei corrispettivi scorporando l’Iva al 22% per tutti i clienti italiani ed UE. Ad esempio su € 100 di incassi, annoterà € 81,97 come prestazione e € 18,03 di Iva.
  • al superamento dei 10.000 euro dovrà iscriversi al Regime OSS e in merito all’Iva:
    • se cliente italiano: dovrà applicare sempre Iva al 22%
    • se cliente straniero ma con residenza UE: dovrà applicare l’aliquota Iva vigente nel paese del cliente. A tal proposito OnlyFans fornisce report suddivisi per nazione di residenza dei Fans. Ad esempio se il cliente è tedesco su € 100 incassati dovrà indicare € 84,03 come prestazione ed € 15,97 come Iva (19%), tale importo di Iva andrà poi versato con la Dichiarazione OSS.
    • se cliente Extra UE, non si deve applicare Iva

Ogni trimestre dovrà effettuare sia la Dichiarazione Iva italiana che (se supera i 10.000 euro) la Dichiarazione Iva del Regime OSS.

Purtroppo non esiste una normativa specifica su questa tipologia di transazioni, pertanto si deve ricostruire il comportamento da tenere in base alla generale normativa fiscale. Se OnlyFans non le permette di visualizzare in alcun modo report distinti per Stato di provenienza dei suoi clienti (anche senza visualizzarne tutti i singoli dati ma solo il Paese di provenienza) non le sarà possibile applicare l’aliquota Iva del relativo Paese una volta superarti i 10.000 euro di incassi.

Dovrà applicare l’aliquota Iva italiana al 22% e non al 4%, l’invio telematico dei corrispettivi giornalieri non è obbligatorio per le prestazioni di servizi online, mentre rimane obbligatoria la Dichiarazione Iva trimestrale.

In merito alla trasmissione telematica dei corrispettivi le forniamo la seguente spiegazione così che possa avere più chiaro anche questo punto.

Il D.M. 10 maggio 2019 del Ministero dell’Economia e delle finanze ha individuato specifici esoneri dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Citando il Decreto Ministeriale, tra i casi di esonero:

a) alle operazioni non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, ai sensi dell’art. 2 del decreto del
Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996, n. 696, e successive modificazioni e integrazioni, e dei decreti del
Ministro dell’economia e delle finanze 13 febbraio 2015 e 27 ottobre 2015; “

Le prestazioni di servizi rese totalmente online rientrano proprio in questa fattispecie, ovvero non sono soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi (come chiarito con la risposta n. 6 del 2018 dell’Agenzia delle Entrate) e, pertanto, per tale attività non si è obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

Le consigliamo di confrontarsi con il Professionista che gestisce la sua contabilità in quanto potrebbe essere a conoscenza di informazioni non in nostro possesso per i quali le consiglia di procedere con l’invio telematico, in questo modo sarete allineati in merito al comportamento che dovrà tenere.

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